Il Tour of Spain ha dovuto aspettare l’ultima tappa per scoprire i suoi giorni più folli. L’attacco di Egan Bernal e Primoz Roglic ai laghi di Covadonga è stato un grande momento, ma questa giornata in Galizia ha sconvolto la classifica generale. E a ragione, Miguel Angel Lopez (Movistar) ed Egan Bernal (Ineos-Grenadiers), ancora alle 3 e alle 5 di venerdì sera, sono stati respinti grazie a una mossa lanciata da Bahrain-Victorious dopo gli attacchi di Adam Yates ed Egan Bernal entro 60 km del bersaglio. Gli inglesi e Jack Hague (il vincitore del Bahrain) in particolare sono i maggiori vincitori oggi. L’australiano è terzo alla vigilia dell’ultima volta.
Haig sale sul palco e Lopez impazzisce
Quando Miguel Angel Lopez si è trovato in un gruppo in cui nessuno voleva correre con lui, certamente non Egan Bernal che aveva Yates davanti, sapevamo che il colombiano di Movistar avrebbe perso il suo posto sul podio. Perché in attacco, Haig ha il supporto di Gino Mäder, Wout Poels e persino Mak Padun che è nella rottura mattutina. La squadra del Bahrain ha fatto bene nel trasloco perché se Haig è terzo assoluto, Mäder è ora quinto. Ancora dietro al compagno di squadra Egan Bernal venerdì, Adam Yates sarà il migliore Ineos in assoluto. Meglio ancora, anche se la missione si preannuncia complicata, quest’ultimo può sorvegliare lo spot sullo stand Haig durante il cronometro di domenica. Il divario tra i due uomini è di un minuto.
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Alla fine, Champoussin si strappò: per la sua prima vittoria, i francesi esultarono
Se Miguel Angel Lopez non è più tra i primi dieci della classifica generale, è perché “Superman” si è scatenato in questa ventesima tappa. Intrappolato dal vittorioso Bahrain, e secondo lui dalla sua squadra poiché Enrique Mas era nel gruppo giusto, il colombiano si è semplicemente fermato a lato della strada. Ha cercato di addestrarlo a pensare con lui, poi sono emerse informazioni contrastanti. Alcuni hanno annunciato che se ne era andato, altri hanno detto che si era arreso. Lopez non è affatto nella tabella dei risultati di tappa. E con la sua posizione, sabato potrebbe aver perso più di un grande podio.
Martin dovrebbe finire tra i primi dieci
Un evento che permette a Guillaume Martin (Cofidis) di conquistare un posto. Il francese, vacillante sabato, è ottavo in classifica generale, a 16 minuti e 11 secondi da Primoz Roglic. Preoccupato dalla caduta di martedì, Norman deve comunque centrare l’obiettivo prefissato, una Top 10 nella finale assoluta. Con ogni probabilità, dovrebbe essere superato da David de la Cruz (Emirates Team Emirates), che è a soli otto secondi di ritardo, nel cronometro di 33 km intorno a Santiago de Compostela domenica, ma Felix Grosschartner (Bora Hansgrohe) e Odd Christian Eiking (Intermarché – Wanty – Gobert) Troppo lontano.
Classifica generale dopo la 20a tappa
luogo | corridore | differenza |
1. | Primose Roglic (Jumbo Visma) | |
2. | Enrique Mas (Movistar) | +2’38” |
3. | Jack Haig (vincitore del Bahrain) | +4’48” |
4. | Adam Yates (Ineos Granatieri) | +5’48” |
5. | Gino Cameriera (Bahrain – Vittorioso) | +8’14’ |
6. | Egan Bernal (Granatieri Inios) | +11’38” |
7. | Cos in lutto (Jumbo Visma) | +13’42” |
8. | Guillaume Martin (Covidis) | +16’11” |
9. | David de la Cruz (UAE – Team Emirates) | +16’19” |
10. | Felix Groschartner (EAU-Team Emirates) | +20’30” |
11. | Odd Christian Eiking (Intermarché – Wanty Gobert) | +20’46” |
12. | Stephen Kreuzwijk (Jumbo Visma) | +24’50” |
13. | Juan Pedro Lopez (Trek Segadrido) | +26’18” |
14. | Jeffrey Bouchard (AG2R Citroen) | +43’53” |
15. | Remy Rochas (Cofidis) | +47’47” |
16. | Clément Champoussin (AG2R Citroën) | +52’02’ |
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