Le Nazioni Unite temono uno “scenario ancora più infernale” a Gaza
Lynne Hastings, coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite nei territori palestinesi, ha espresso grave preoccupazione sulla capacità di continuare le operazioni umanitarie nella Striscia di Gaza, in un momento in cui Israele sta rafforzando la presa sui territori palestinesi.
Dalla ripresa delle ostilità il 1° dicembre, dopo una tregua di sette giorni, “Le operazioni militari israeliane si sono espanse nel sud della Striscia di Gaza, costringendo altre decine di migliaia di persone a fuggire in luoghi sempre più affollati, con un disperato bisogno di cibo, acqua, riparo e sicurezza”.Lo ha annunciato lunedì in un comunicato stampa.
“Non esistono le condizioni necessarie per fornire assistenza alla popolazione di Gaza. Se ciò fosse possibile, sta per materializzarsi uno scenario ancora più infernale, al quale le operazioni umanitarie potrebbero non essere in grado di rispondere.aggiunge. “Nessuno è più al sicuro a Gaza e non c’è nessun posto dove andare”.Al-Kindi insiste nel dire che in queste circostanze rifiuta l’idea “Zone sicure” Menzionato dagli Stati Uniti. Queste aree non possono esserlo “Non è né sicuro né disumano se dichiarato unilateralmente”.Dice.
“Quello che vediamo oggi sono rifugi vuoti, un sistema sanitario fatiscente, la mancanza di acqua potabile pulita, la mancanza di servizi igienico-sanitari e un’alimentazione inadeguata per una popolazione mentalmente e fisicamente esausta: una ricetta perfetta per pandemie e un disastro per la salute pubblica”.Lo ha descritto, denunciando l’insufficienza degli aiuti umanitari e del carburante che potrebbero entrare nella Striscia di Gaza.
“Lo spazio disponibile per la risposta umanitaria a Gaza si riduce costantemente”.Con la chiusura delle due strade principali che attraversano la zona da parte di squadre e camion dell’ONU, egli condanna anche il funzionario dell’ONU residente a Gerusalemme, al quale Israele non rinnoverà il visto e che accusa di non essere presente. “neutro”.
Lo ha chiesto ancora una volta il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres “Cessate il fuoco umanitario permanente a Gaza” Da parte sua, ha invitato le forze di occupazione a rilasciare tutti gli ostaggi “Evitare di intraprendere ulteriori azioni che potrebbero esacerbare la già catastrofica situazione umanitaria a Gaza e risparmiare ulteriori sofferenze ai civili”..
“Per le persone a cui è stato ordinato di evacuare, non c’è nessun posto sicuro dove andare e ci sono pochissimi modi per sopravvivere”. Lo ha detto Guterres in un comunicato.
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