Luis Fernando Camacho, governatore di Santa Cruz e uno dei principali oppositori del governo boliviano, è stato imprigionato venerdì 30 dicembre per quattro mesi, il che ha portato a violenti scontri di strada nella sua zona tra civili e polizia.
Il giudice Sergio Pacheco aveva precedentemente ordinato Applicazione della custodia cautelare per l’imputato Luis Fernando Camacho VacaChi è il “Deve scontare quattro mesi nella prigione di Chunchukuro.”, un carcere di massima sicurezza situato nelle Ande boliviane, a 30 chilometri dalla capitale del Paese, La Paz. È stato portato lì poco dopo, secondo le immagini trasmesse dalla televisione.
Giovedì, i pubblici ministeri avevano chiesto sei mesi di custodia cautelare nei confronti del 43enne Camacho. E’ stato arrestato mercoledì su ordine della Procura della Repubblica, che lo accusa di averlo commesso “terrorismo” a “colpo di stato” Presunto contro l’ex presidente di sinistra, Evo Morales, nel novembre 2019.
Scontri violenti
L’arresto del potente leader dell’opposizione ha scatenato venerdì scontri tra manifestanti e polizia a Santa Cruz, la città più popolosa della Bolivia e motore economico del Paese. Secondo i primi rapporti, almeno quattro civili sono stati arrestati.
L’agenzia di stampa francese ha indicato che durante queste manifestazioni i giovani hanno circondato gli uffici del comando di polizia. Scontri ai quali le forze dell’ordine hanno risposto con un uso diffuso di gas lacrimogeni. Ferito un giornalista di UNITEL TV.
Da parte sua, Camacho si è difeso più volte dall’incitamento a un colpo di stato, e preferisce parlare di una ribellione popolare contro Evo Morales (2006-2019), che accusa di aver truccato le elezioni presidenziali del 2019 per restare al potere. .
L’opposizione condanna l’arresto
Luis Fernando Camacho è uno dei principali leader della destra boliviana e guida la seconda forza di opposizione politica in Parlamento, il Crimos, dietro il Partito Comunista dei Cittadini dell’ex presidente centrista Carlos Mesa.
Gli ex capi di stato boliviani Jeanine Anez (2019-2020) e Jorge Quiroga (2001-2002), della stessa parte politica di Camacho, così come Mesa (2014-2018) hanno condannato l’arresto del governatore. Anche Janine Anez è stata presa di mira con le stesse accuse e condannata a dieci anni di carcere a giugno.
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I sostenitori del governo socialista di Luis Arce hanno accolto con favore l’arresto di Camacho. In particolare, ha affermato il procuratore generale Wilfredo Chavez, ex ministro sotto Evo Morales “Giustizia [devait] facendo il suo lavoro.
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