Questi progressi tecnologici saranno effettivamente realizzati nella nostra vita quotidiana. Martin Kreiner, della World Broadband Association, prevede con sicurezza che le comunicazioni residenziali raggiungeranno l’incredibile velocità di 50 Gbit/s entro il 2030. Di fronte al rapido aumento dei contenuti digitali e dei servizi online, la domanda di larghezza di banda sui cavi transatlantici è in crescita incessantemente a causa del… 30% ogni anno. Len Burdette di TeleGeography osserva che il consumo di larghezza di banda è quintuplicato in un decennio, dal 15% al 75%.
Tuttavia, nonostante questi progressi sorprendenti, non tutti ne hanno diritto e le disuguaglianze permangono. In Gran Bretagna, ad esempio, sebbene la maggior parte degli utenti abbia teoricamente accesso alla velocità del gigabit al secondo, solo un terzo ne trae effettivamente vantaggio. In Francia, la constatazione è più o meno la stessa, esistono ancora disparità nell’accesso a queste elevate velocità teoriche e solo il 76% delle famiglie francesi ha beneficiato della fibra ottica nel 2021. Secondo i dati dell’Areeb.
Questi vari esperimenti ci permettono ancora di prevedere un futuro in cui la velocità e la capacità di trasferimento dei dati sembreranno quasi illimitate. In questo contesto di frenetica innovazione, l’avvento della rete di sesta generazione (6G) e le sue incredibili velocità, il cui lancio è previsto intorno al 2030, si inserisce perfettamente in questa sorprendente dinamica. Con le sue velocità sorprendenti, questa tecnologia emergente promette di ampliare i confini di ciò che è possibile, ampliando così gli impressionanti orizzonti stabiliti dalle recenti scoperte nel campo della fibra ottica.