Un nuovo videogioco cinese, “Black Myth”, chiede agli streamer di evitare determinati argomenti

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Un nuovo videogioco cinese, “Black Myth”, chiede agli streamer di evitare determinati argomenti

Agli streamer, che stanno testando il gioco per i propri abbonati, è stato chiesto di non discutere alcuni argomenti, come “la politica cinese nel settore dei videogiochi e opinioni e notizie sulla Cina”.

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Le persone si riuniscono per giocare "Leggenda nera: Wukong" A Pechino, Cina, il 20 agosto 2024. (STRINGER/CNSPHOTO)

Co-editore del nuovo videogioco cinese Leggenda nera: Wukong Agli streamer stranieri che hanno provato il gioco gratuitamente questa settimana è stato chiesto di non discutere alcuni argomenti delicati come la politica, il Covid o… “Propaganda femminista”secondo i giocatori. Il gioco è stato lanciato martedì e ha avuto uno dei migliori giorni di lancio nel settore dei videogiochi, diventando uno dei giochi cinesi più popolari della storia in termini di numero di persone che ci hanno giocato su Steam.

Leggenda nerache si ispira al romanzo cinese del XVI secolo Il viaggio verso ovestè un gioco co-pubblicato da Hero Games. È considerato il primo gioco “Tripla A” sviluppato in Cina, ovvero un gioco indie ad alto budget. In Leggenda nerai giocatori assumono il ruolo di un personaggio simile al Re Scimmia Sun Wukong, noto nel romanzo per la sua forza eccezionale e i suoi poteri magici.

Gli streamer, che trasmettono i titoli dei giochi in video affinché i loro abbonati possano commentarli, hanno riferito di aver ricevuto un documento da Hero Games che chiedeva loro di evitare di discutere determinati argomenti per il loro pubblico come “politica” O “Propaganda femminista”Secondo le e-mail viste dall’AFP. Anche il redattore collaboratore cita “COVID-19”, “Messa in isolamento” et al “quarantena” Come argomenti da non menzionare si tratta di termini che si riferiscono alle misure molto rigide adottate dalla Cina durante l’epidemia.

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Un altro argomento tabù: eventuali commenti al riguardo “La politica cinese nel settore dei videogiochi, opinioni e notizie sulla Cina, ecc.”. Benoit Reynier, un creatore francese di contenuti per videogiochi, ha confermato all’AFP di aver ricevuto queste istruzioni. Ha annunciato in un videoclip postato su YouTube che non avrebbe trasmesso la partita sul suo canale, denunciando l’accaduto “colpa” Cosa vogliamo imporgli: “In 15 anni di lavoro in questo campo, non ho mai visto nulla di così vergognoso.”

“È un documento che ci spiega molto chiaramente che dobbiamo censurarci, che non dobbiamo parlare di argomenti considerati negativi come la politica o la ‘propaganda femminista’, no, ma che scandalo dire queste cose!”“, dice in questo video. Né Hero Games né lo sviluppatore di giochi Game Science hanno risposto mercoledì alle richieste dell’AFP su questo argomento.

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