Il 5 aprile, Andrea Papi, 26 anni, è stato sbranato a morte da un orso nella zona montuosa e boscosa del Trentino-Alto Adige, nel nord Italia alpino. A distanza di quasi un mese, la sorte della specie è ancora oggetto di dibattito e scontro politico nel Paese, mentre la sorte dell’orso assassino, nel frattempo catturato e preso di mira da un mandato ridotto, è ora sottoposta a giudizio decisione. Il caso “JJ4” si riferisce al codice associato all’animale dai servizi di conservazione, ma fa parte di una discussione più ampia. Gli orsi trovati vicino alle aree residenziali sono diventati un fastidio per alcuni residenti delle aree colpite. In risposta ai loro timori, il governo italiano sta già parlando di un piano per spostare grandi gruppi di orsi nel nord del Paese in aree dove possono causare meno danni.
Giovedì 27 aprile, il capogruppo della Provincia autonoma del Trentino-Alto Adige, Maurizio Fugati (Lega, estrema destra), che sostiene il sistema duro, sig. Il corpo di Bobby. La decisione aumenta la tensione nel dibattito pubblico, mentre la magistratura sta ancora valutando la legittimità della prima legge analoga sospesa dal TAR regionale a seguito di un ricorso delle associazioni animaliste. Un altro animale, MJ5, ritenuto troppo pericoloso per colpire un marciapiede a marzo, potrebbe incontrare un destino simile.
La presenza dell’orso in Trentino-Alto Adige è frutto del progetto “Orsi della vita”, attuato tra il 1996 e il 2004, che ha portato alla costituzione di una popolazione di 69 esemplari censiti in regione nel 2021, smentendo questo numero, Maurizio Fugati ha fatto una campagna contro la proliferazione degli orsi, gli orsi sono ormai più di un centinaio, lo ha valutato da parte sua. In un paese con circa 200 orsi, il numero è il doppio dell’obiettivo iniziale di un progetto finanziato dall’UE per reintrodurre orsi dai Balcani quasi trent’anni fa.
“Rimedi illegali”
La reazione delle autorità politiche locali e nazionali alla morte di Andrea Papi si è finora limitata ad una formulazione. “Il grande progetto migratorio” Orsi del Trentino-Alto Adige. Non sono stati resi noti né il numero delle persone da ricollocare né le possibili aree di destinazione. Venerdì 28 aprile Luca Zaia (Lega), presidente della vicina regione Trentino-Alto Adige, Veneto, si è dichiarato contrario a un piano a corridoio che consenta agli orsi di spostarsi da un’area all’altra.
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