La USS Milius ha effettuato un transito di routine attraverso lo Stretto TaiwanCome sostenuto da Pechino, domenica 16 aprile la Marina degli Stati Uniti ha dichiarato in un comunicato stampa, precisando che si tratta di “acque in cui vige la libertà di navigazione e di sorvolo in alto mare in conformità al diritto internazionale”.
“La nave ha attraversato un passaggio nello stretto al di là di qualsiasi mare territoriale di uno stato costiero”, ha aggiunto il comunicato. “L’esercito degli Stati Uniti vola, naviga e opera ovunque il diritto internazionale lo consenta”.
Pechino ha dichiarato lunedì di aver monitorato il passaggio di una nave da guerra statunitense nello stretto e ha accusato Washington di creare una “frenesia mediatica” per la presenza del suo cacciatorpediniere. Il portavoce militare Xi Yi ha affermato che le forze cinesi nella regione “mantengono costantemente un alto livello di allerta e difendono risolutamente la sovranità e la sicurezza nazionali, nonché la pace e la stabilità regionali”.
Il ministero della Difesa di Taiwan ha confermato lunedì che le condizioni del mare e dell’aria erano “normali” intorno all’isola durante il passaggio della USS Milius.
La scorsa settimana, la USS Milius ha navigato vicino alle Isole Spratly, che Pechino rivendica anche nel Mare di Spina dorsale il Sud. Poi il governo cinese ha denunciato “l’intrusione illegale”.
Taiwan ha chiuso per tre giorni
Il passaggio della nave da guerra statunitense nei pressi di Taiwan arriva dopo una settimana di intense manovre militari cinesi attorno all’isola. Per tre giorni, navi e aerei da guerra cinesi hanno simulato il “blocco” di Taiwan, in risposta a un incontro tenutosi a stato unito tra il presidente taiwanese Tsai Ing-wen, presidente della Camera dei rappresentanti degli Stati UnitiKevin McCarthy.
L’esercitazione si è ufficialmente conclusa il 10 aprile, ma da allora navi e aerei militari cinesi hanno continuato a girare intorno a Taiwan.
Lunedì, il ministero della Difesa di Taiwan ha annunciato di aver rilevato quattro navi cinesi e 18 aerei, quattro dei quali erano entrati nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan (ADIZ).
La Cina guarda con dispiacere al riavvicinamento avvenuto negli ultimi anni tra le autorità taiwanesi e gli Stati Uniti, che, nonostante l’assenza di relazioni ufficiali, fornisce all’isola un significativo appoggio militare.
Pechino considera Taiwan come una provincia che deve ancora riunirsi con il resto del suo territorio dalla fine della guerra civile cinese nel 1949. La Cina mira a tale riunificazione con la forza, se necessario.
Con AFP e Reuters
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