Un accordo fiscale franco-svizzero sul telelavoro per i lavoratori transfrontalieri

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Un accordo fiscale franco-svizzero sul telelavoro per i lavoratori transfrontalieri
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lui A gennaio, i 200.000 lavoratori transfrontalieri hanno potuto telelavorare fino al 40% del loro orario di lavoro dalle loro case francesi, senza alcun impatto sul loro sistema fiscale. Xtock/xtock – stock.adobe.com

Sarà possibile fino al 40% del lavoro da casa da un altro paese. Rimane il mistero dei contributi previdenziali.

I tanti francesi che ogni giorno attraversano il confine franco-svizzero per andare a lavorare a Ginevra, Basilea o Losanna si sentono sicuramente sollevati. 1 falui A gennaio, quei 200.000 dipendenti potevano ora lavorare in remoto fino al 40% del loro orario di lavoro dalle loro case francesi, senza intaccare il sistema fiscale sul loro reddito. In concreto, i lavoratori transfrontalieri che lavorano a Ginevra in particolare rimangono soggetti all’imposta svizzera. Quanto a quelli soggetti allo specifico regime “transfrontaliero”, come i dipendenti francesi che lavorano a Basilea, continuano ad essere tassati in Francia come previsto da anni.

Alla fine del 2022, Parigi e Berna concordano un regime fiscale sul lavoro a distanza che perpetua le pratiche sviluppate in termini di lavoro da casa e agevolazioni fiscali ottenute a seguito della crisi Covid.

Questo accordo dovrebbe rassicurare gli interessati che, in assenza di queste nuove regole, rischiavano…

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