Sempre più italiani trascorrono le vacanze in Albania a causa dell’aumento dei prezzi di hotel e ristoranti, che sono aumentati in media del 25-30% in tutto il Paese. Quest’anno il “Paese delle Aquile” è diventato di grande tendenza grazie ai suoi prezzi molto competitivi. Una sedia a sdraio e un ombrellone sulle spiagge della costa albanese costano in media dai 10 ai 15 euro, contro i 50 euro della regione Puglia del sud Italia, secondo uno studio recentemente pubblicato sulla stampa italiana. .
Dall’altra parte dell’Adriatico gli italiani si sentono comunque a casa: la maggior parte degli albanesi parla la loro lingua e lo scambio economico tra i due paesi è importante. Secondo dati parziali pubblicati sulla stampa italiana, quest’anno mezzo milione di italiani ha deciso di volare o imbarcare la propria auto su un traghetto per un soggiorno low cost sulla riviera albanese.
Tuttavia, in vista delle festività, le previsioni elaborate dall’Associazione dei Tour Operator Asoviagi confermano che anche quest’anno il turismo in Italia è tornato ad essere una piccola miniera d’oro per i professionisti del settore. Ahimè, i tour operator dimenticano di tenere conto dell’inflazione, che erode il potere d’acquisto degli italiani. A riprova, i dati parziali diffusi per il ponte del 15 agosto confermano che le strutture turistiche italiane hanno già perso il 30% dei clienti rispetto allo scorso anno.
Quindi cosa si può fare per invertire la tendenza? “Copia il modello albanese, dove tutto costa la metà”, dice l’informatico Gianni Kelone, in procinto di volare nel Paese delle aquile. Tuttavia, resta da vedere se questo modello sarà sostenibile nel lungo periodo.
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