Nel pieno della campagna presidenziale, Donald Trump vuole tornare in tribunale ma questa volta come querelante. L’ex presidente ha intentato una causa contro il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, chiedendo 100 milioni di dollari per tentata “persecuzione politica” durante la perquisizione dell’FBI del 2022 della sua residenza in Florida alla ricerca di documenti riservati.
La denuncia, presentata la scorsa settimana, accusa il procuratore generale Merrick Garland e il direttore dell’FBI Christopher Wray di “allontanarsi dal protocollo (applicabile agli ex presidenti) per danneggiare” Donald Trump. “Garland e Ray non avrebbero mai dovuto acconsentire alla perquisizione e alla successiva incriminazione”, si legge nella denuncia, che chiede 100 milioni di dollari di danni e 15 milioni di dollari di spese legali.
Accuse senza prove contro Biden
Il candidato repubblicano alle presidenziali di novembre afferma costantemente, senza prove, che i democratici stanno usando la giustizia contro di lui, e non esitano a presentare denunce per poi ritirarle. A maggio, Donald Trump aveva già suscitato incredulità dopo aver insinuato che un mandato di perquisizione dell’FBI dimostrava che il presidente Joe Biden voleva ucciderlo.
I documenti del tribunale includevano il linguaggio standard dell’FBI secondo cui i suoi agenti sono autorizzati a usare la forza mortale se qualcuno si trova in pericolo imminente. In un raro comunicato stampa, l’FBI ha confermato che “non c’è stata alcuna deviazione dalla norma in questo caso”, condotto l’8 agosto 2022. Donald Trump non era in Florida il giorno della perquisizione.
Trump rischia fino a 10 anni di carcere
L’ex presidente è stato denunciato in Florida per negligenza nella gestione dei documenti segreti rinvenuti nella sua residenza di Mar-a-Lago dopo aver lasciato la Casa Bianca. Un giudice federale ha respinto le accuse a metà luglio, ma il procuratore speciale che indagava sul caso ha presentato ricorso contro la decisione.
Donald Trump è accusato di mettere in pericolo la sicurezza nazionale conservando documenti segreti, inclusi piani militari o informazioni sulle armi nucleari, in casa dopo la fine della sua presidenza, invece di consegnarli agli Archivi nazionali come al solito. È anche accusato di aver tentato di distruggere le prove del caso. Le accuse più gravi sono punibili con dieci anni di carcere.