Da martedì, per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa nel 2022, la banca centrale ucraina ha consentito una volatilità limitata della sua valuta nazionale, la grivna, al fine di rilanciare l’economia del paese. Da martedì la Banca nazionale “passa ad un regime di flessibilità del tasso di cambio controllato” per la grivna, al fine di “rafforzare la flessibilità dell’economia ucraina”, ha annunciato l’istituto monetario in un comunicato stampa pubblicato lunedì sera.

La banca ha spiegato che questa decisione è stata presa a causa della relativa stabilità della situazione macroeconomica, rilevando in particolare una significativa diminuzione dell’inflazione (8,6% in agosto nel corso di un anno rispetto al 26,6% per l’intero anno 2022), e l’accumulo di riserve liquide che in agosto ammontavano a 40,4 miliardi di dollari, una cifra record, e la stabilità del sistema bancario nonostante la guerra.

“Gli aiuti internazionali hanno svolto un ruolo chiave in questo miglioramento” osservato negli ultimi sei mesi, ha detto martedì su Facebook Olena Bilan, capo economista della società di investimenti ucraina Dragon Capital. Ha sottolineato che il paese ha ricevuto, attraverso l’infusione occidentale, circa 4 miliardi di dollari in aiuti finanziari internazionali al mese dall’inizio dell’invasione.