Vera preoccupazione per una possibile defezione da parte del fanatismo francese o nazionalista? Nei mesi scorsi, Matteo Salvini, ministro italiano dei Trasporti e delle Infrastrutture e capogruppo della Lega, ha alzato la voce contro Parigi, sospettato di voler rinviare parte dei lavori all’alta velocità Lione-Torino: “Spero che il governo francese mantenga la parola data. Non abbiamo lezioni da imparare”. Ma anche: “Non sto discutendo con nessuno, ma stiamo spendendo miliardi per costruire la linea ad alta velocità e far passare i treni. Se i francesi dicono che ci vorrà ancora qualche anno, non è giusto.
Un progetto più fantasioso
La fonte di irritazione di Matteo Salvini: una raccomandazione del Consiglio per l’Orientamento delle Infrastrutture (COI), gruppo consultivo del ministro dei Trasporti francese, per rinviare la costruzione delle strade di accesso al tunnel e dare priorità ad altre infrastrutture oltre il 2045. . Il tunnel lungo 57,5 chilometri dovrebbe essere scavato e consegnato nel 2032, con gli italiani che hanno già finanziato 750 milioni di euro per costruire i binari per collegare Torino al tunnel. I lavori di costruzione dovrebbero iniziare a breve. Al contrario, sul versante francese, il progetto di costruire 150 chilometri di nuove piste tra Lione e Saint-Jean-de-Maurion è più fantasioso. La ragione? La loro costruzione è costata ai francesi da quattro a cinque volte di più degli italiani, ovvero circa 10 miliardi di euro.
In questo contesto, a fine febbraio è stato presentato a Elizabeth Bourne un rapporto del CIO “Studi su Nuove Linee di Accesso e Gallerie Lione-Torino [soient] Un quinquennio 2028-2032 è stato differito per impegni di lavoro richiesti nel periodo 2038-2042. Più di dieci anni dopo la scadenza prevista hanno gettato benzina sul fuoco.
“Sarebbe irrispettoso.”
Negli anni la destra e l’estrema destra italiana hanno fatto del progetto ferroviario un simbolo politico. Contro la sinistra, che non ha assolutamente consensi in materia, contro il Movimento Cinque Stelle che si oppone alla rotta Lione-Torino, e contro la decisa repressione dei militanti che attaccano fisicamente i cantieri. All’inizio di quest’anno, la Corte di Cassazione italiana ha confermato pene detentive che vanno da sei mesi a due anni per 32 attivisti per la violenza commessa nel 2011.
Le dichiarazioni del ministro francese, Clément Beaune, hanno garantito che il piano Lione-Tourin sarebbe rimasto intatto. “priorità”, Ha aiutato a calmare un po’ le cose. Ha sottolineato anche il ministro liberazione Il governo ha impegnato 3 miliardi di euro in finanziamenti per le strade di accesso. Ma a condizione che anche la regione Auvergne-Rhône-Alpes prenda la sua parte. E l’Ue acconsente alla proroga. Intanto Matteo Salvini continua ad ammonire: “Non voglio credere che la Francia cambierà idea. Sarebbe una mancanza di rispetto nei confronti dell’Italia e della Commissione europea. Ha dedicato miliardi di euro a questo progetto.