venerdì, Novembre 22, 2024

Tra debito pubblico e ambiente: l’enigma francese – Econostrum.info

Il debito pubblico e la transizione ambientale della Francia sono temi che preoccupano molti cittadini. I rischi finanziari e ambientali sono significativi ed è difficile trovare un equilibrio tra i due.

Preoccupazione per il debito pubblico

Secondo un recente sondaggio Elabe per Les Echos e l’Institut Montaigne, il 71% dei francesi è preoccupato per il livello del debito pubblico. Più precisamente, tre francesi su quattro ritengono urgente ridurre il debito. Queste preoccupazioni sono state rafforzate dal declassamento dell’agenzia di rating francese Fitch Ratings alla fine di aprile. Nonostante gli sforzi per mettere in prospettiva questo deterioramento per il potere esecutivo, il 70% dei francesi considera questo evento preoccupante.

Transizione ecologica: una grande sfida

Allo stesso tempo, la Francia deve affrontare un’altra grande sfida: la transizione ecologica. Secondo un recente rapporto dell’economista Jean Pisani-Ferry, la Francia dovrebbe fare in dieci anni ciò che ha faticato a fare in trent’anni. Dieci francesi si rifiutano di lasciare che il Paese si indebiti ulteriormente per finanziare questa trasformazione.

Possibili conseguenze dell’elevato debito pubblico

L’elevato debito pubblico ha diverse possibili conseguenze per l’economia di un paese:

  1. Aumentare i tassi di interesse L’aumento del debito pubblico può portare a tassi di interesse più elevati per attrarre investitori, che a loro volta possono smorzare gli investimenti privati ​​e rallentare la crescita economica.
  2. Definire le politiche finanziarie e di bilancio L’elevato debito pubblico può anche limitare la capacità del governo di attuare politiche fiscali e fiscali per stimolare l’economia in recessione.
  3. incertezza economica L’elevato debito pubblico potrebbe creare incertezza economica, dissuadendo gli investitori dall’investire nell’economia del paese.

Proposte per il finanziamento della transizione ambientale

La relazione di Jean Pisani-Ferry offre una prospettiva interessante sul finanziamento della transizione verde. Propone una combinazione di investimenti pubblici e una tassa eccezionale sui beni dei ricchi per finanziare la transizione verde.

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La transizione verso un’economia più verde richiederà ulteriori investimenti pubblici di 34 miliardi di euro all’anno entro il 2030, un aumento significativo rispetto ai livelli attuali. Per finanziare questi investimenti Pisani-Ferry propone di realizzarli Impone una “tassa eccezionale e temporanea” sulle attività finanziarie del 10% più ricco dei francesi, che potrebbe fruttare 5 miliardi di euro all’anno..

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