Paura di un nuovo fronte da Attacchi terroristici di Hamas in territorio israelianoTutti gli occhi sono puntati sulla Striscia di Gaza, dove è stato annunciato un intervento di terra dell’esercito israeliano. Ma l’esercito israeliano si concentra anche sul confine settentrionale del Paese, quello che separa Israele dal Libano, dove cresce la pressione di Hezbollah.
Sul posto la tensione è costante. Nei giorni scorsi Israele ha dichiarato la zona di confine zona militare chiusa e i civili nel raggio di cinque chilometri sono stati evacuati. Parlando a BFMTV, Sami, direttore della sicurezza di uno dei villaggi evacuati, ha spiegato le sue preoccupazioni. “Quando vedi questo villaggio, sono gli avamposti del Libano e di Hezbollah. Da lì ci guardano”, sottolinea.
Si chiede: “Qui temiamo che gli attacchi da Gaza si ripetano ancora. Ci hanno detto che tutti i tunnel che hanno scavato sono stati riempiti, ma ne siamo sicuri?”
“Quattro secondi per muoversi”
Alla paura si accompagna l’azione, poiché negli ultimi giorni i lanci di razzi dal Libano sono aumentati, provocando numerose vittime. Elijah, un riservista franco-israeliano inviato sul posto, valuta la situazione.
“Un missile di questo tipo impiega quattro secondi”, spiega, “questo significa che se hai la fortuna di vederlo, hai quattro secondi per agire”.
Ad ogni attacco, Israele risponde con il fuoco dell’artiglieria. Ma Elijah gli assicura che si tratta di colpi difensivi contro questa milizia, contro la quale il suo Paese non è ufficialmente in guerra.
Afferma: “Ciò che sta accadendo in questo momento è come una partita a ping-pong. L’esercito israeliano non spara prima di aver ricevuto un proiettile, ed è per lo più sulla difensiva”.
Mentre in questa zona di confine si verificano quotidianamente scontri a fuoco, Israele teme, a lungo termine, l’apertura di un secondo fronte e lo scoppio di una conflagrazione regionale.
Articolo originale pubblicato su BFMTV.com
Video – Confine libanese: Israele afferma che sta colpendo obiettivi “terroristici” di Hezbollah
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