L’aumento dei prezzi è già finito?
È molto probabile che in realtà sia appena iniziato.
Nel mio ultimo JT di Attico per i tassi di interesse (video presentato di seguito) ho spiegato che negli anni ’80, per rompere l’inflazione, era necessario spingere i tassi ben al di sopra dei tassi di inflazione per ottenere tassi di interesse reali positivi. Quindi, quando l’inflazione era del 14%, i tassi erano del 17%!
Con l’inflazione che raggiungerà oltre il 10% nei prossimi mesi nell’eurozona, è improbabile che i tassi attuali dello 0,75% “rompano” l’inflazione.
Questo è esattamente ciò che pensa il capo della Bundesbank, di cui ha fatto le recenti osservazioni in questo articolo La Tribune.fr qui
Lo storico aumento del tasso dello 0,75% deciso dalla Banca centrale europea questa settimana è stato solo un primo passo? È quello che pensa Joachim Nagel, presidente della Bundesbank. Joachim Nagel ha detto che “la mossa di giovedì” della Banca centrale europea di alzare il tasso di riferimento di 0,75 punti percentuali, è stato un segnale importante. “E per mettere in guardia: “Se la situazione inflazionistica rimarrà tale, altri passi importanti saranno devono essere presi”, ha avvertito..
L’inflazione continua a salire.
“Abbiamo indicazioni che l’inflazione si stia diffondendo in molte aree” dell’economia, ha aggiunto Joachim Nagel. Il capo della Bundesbank ha stimato che il tasso di inflazione della Germania potrebbe raggiungere un livello “sopra il 10%” entro un anno a dicembre, periodo che, a suo avviso, dovrebbe costituire il picco dell’attuale rally inflazionistico.
La Bundesbank ha finora parlato di un tasso del 10% negli ultimi mesi dell’anno e quindi ha reso le sue previsioni ancora più fosche. L’inflazione, a suo avviso, dovrebbe rallentare nel 2023, ma Nagel ha stimato che dovrebbe rimanere “sopra il 6%” il prossimo anno, un livello “molto alto”.
In queste condizioni, la continua stretta creditizia nell’eurozona è inevitabile, ha affermato il capo della Bundesbank, nonostante l’impatto negativo che questa politica rischia sulla crescita. »
Tanto per perdere tempo. Se il capo di Bupa chiarisce che ci sono buone possibilità che la Germania entri in recessione dal terzo trimestre, è comunque necessario aumentare i prezzi.
Anche in questo caso, l’inflazione non è associata a tassi bassi.
L’inflazione è legata ai prezzi astronomici dell’energia che si trasmettono all’intera filiera produttiva e quindi a tutti i livelli dell’economia, compreso il digitale, perché i computer, Internet e le reti, c è soprattutto energia!
Carlo Sannat
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