Spiegando infine il secolare mistero dell'”Effetto Bubba-Kiki”.

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Spiegando infine il secolare mistero dell'”Effetto Bubba-Kiki”.

E’ un effetto universale: alla parola “Bouba” tutti assoceranno una forma un po’ rotonda e, viceversa, quella appuntita alla parola “Kiki”. Grazie alla modellazione matematica della nostra percezione dei suoni, un team francese è finalmente riuscito a chiarire questo mistero… attraverso la fisica delle cose.

Se ti dicessero “bubba” e “kiki”, quale attribuiresti alla forma tonda e quale alla forma appuntita? La risposta è nota agli scienziati dal 1929 ma fino ad allora è rimasta inspiegabile. “Universalmente, boba è il nome dato alla forma rotonda, e kiki è quella appuntitaafferma la ricercatrice in scienze cognitive Mathilde Fort dell’Università di Grenoble Alpes. Nell’ultimo lavoro, pubblicato su Rapporti scientificie il suo collega Jean-Luc Schwartz e alla fine ha spiegato perché.

I tre paradossi dell’effetto boba-kiki

A prima vista, l’effetto Bouba-Kiki, chiamato anche Malouma-Takété, potrebbe far sorridere. Tuttavia, questo fenomeno che lega linguistica e neuroscienze è interessante sotto molti aspetti. “Tre paradossi hanno suscitato il nostro interesse in questo senso“, osserva Mathilde Fort. In primo luogo, contraddice il principio di ‘arbitrarietà del segno’, definito all’inizio del secolo scorso come il rapporto decorativo tra il significato di una parola e il suo suono”.I suoni che compongono la parola “tavolo” non hanno nulla a che fare con il significato. Mentre l’associazione di boba/rotondo e kiki/a punta ha un effetto molto forteIl ricercatore ha commentato.Il secondo paradosso è che l’effetto bouba-kiki è legato all’ordine della lingua, ma rimane vero qualunque sia la lingua e in tutti i continenti.Infine, questo effetto non sembra essere presente nei bambini sotto i sei mesi .Ciò significa che è un’influenza appresa… ma è appresa ovunque!Entusiasti Mathilde Castle.

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Continuità spettrale e frequenza, due parametri nella fisica degli oggetti

E per una buona ragione: i ricercatori hanno scoperto che la fisica degli oggetti stessi è alla base dell’effetto Bouba-Kiki. In particolare, ci sono due parametri molto sottili che mettono accuratamente in relazione la forma degli oggetti con il suono che producono: la frequenza spettrale e la continuità. Quest’ultimo è abbastanza intuitivo. Quando un oggetto rotondo viene fatto rotolare, produrrà un suono continuo simile a un boba/informazione, mentre un oggetto è dentro[…]

Maggiori informazioni su sciencesetavenir.fr

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