Si prevede che Rocket Lab risparmierà circa 150.000 ore di produzione nel processo di produzione

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Si prevede che Rocket Lab risparmierà circa 150.000 ore di produzione nel processo di produzione

Rocket Lab, leader nei servizi e nei sistemi di lancio nello spazio, ha compiuto un passo importante nell’evoluzione della produzione di razzi. Con l’installazione della sua nuova macchina AFP (Automated Fiber Placement), Rocket Lab si posiziona all’avanguardia nella tecnologia dei materiali compositi. Questa macchina personalizzata da 90 tonnellate è progettata per rivoluzionare la produzione di razzi a neutroni, risparmiando più di 150.000 ore di produzione.

Uno strumento rivoluzionario per una produzione efficiente

Situata presso il complesso Space Structures di Rocket Lab a Middle River, nel Maryland, questa macchina robotica è la prima del suo genere in grado di produrre strutture composite di carbonio di queste dimensioni. Prodotto negli Stati Uniti da Electroimpact nello Stato di Washington, è specificamente progettato per soddisfare le precise esigenze di Rocket Lab. Con un’altezza fino a 12 metri e la capacità di spostare strutture fino a 30 metri di lunghezza, questa macchina rappresenta l’apice della tecnologia di produzione di razzi.

Il sistema è dotato di un dispositivo di ispezione in tempo reale completamente automatizzato che rileva piccoli difetti nel composito laminato. Questa caratteristica garantisce che ogni parte del razzo soddisfi i rigorosi standard di qualità di Rocket Lab, essenziali per il lancio di razzi Neutron riutilizzabili.

Implicazioni per la produzione di neutroni

Il Neutron Launch Vehicle, che beneficerà direttamente di questa tecnologia, è un lanciatore riutilizzabile di medie dimensioni in grado di trasportare fino a 13.000 kg nell’orbita terrestre bassa. Il razzo è progettato non solo per schierare costellazioni di satelliti, ma anche per supportare missioni di sicurezza nazionale e esplorazione umana oltre l’orbita terrestre. Grazie all’automazione fornita dalla macchina AFP, Rocket Lab prevede di ridurre significativamente i tempi di produzione mantenendo una qualità costruttiva ottimale.

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Propulsione a neutroni: un motore innovativo

Il motore Archimedes, che alimenta il razzo Neutron, è un altro risultato tecnico di Rocket Lab. Alimentato da ossigeno liquido e metano, questo motore stampato in 3D è progettato per un rapido riutilizzo e ha una capacità di modifica della spinta che gli consente di eseguire più accensioni in orbita. Questa specificità è essenziale per le manovre spaziali e gli atterraggi propulsivi.

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Impatto sul settore spaziale e non solo

L’investimento in questa macchina AFP fa parte della più ampia strategia di Rocket Lab volta a migliorare le proprie capacità di produzione su larga scala, non solo per Neutron ma anche per altri composti come Electron. Inoltre, questa tecnologia andrà a beneficio dell’intera base clienti di Rocket Lab, che comprende altre strutture di veicoli spaziali, substrati di pannelli solari e serbatoi compositi.

Un passo verso il futuro dei lanci spaziali?

L’installazione della macchina AFP rappresenta un traguardo importante per Rocket Lab e per l’industria aerospaziale in generale. Combinando l’innovazione tecnologica con l’esperienza produttiva, Rocket Lab è pronta a soddisfare le crescenti richieste del mercato spaziale, spingendo al contempo i confini di ciò che è possibile in termini di tecnologia di lancio. Il primo lancio di un razzo Neutron, previsto per il 2025, rappresenterà senza dubbio un momento di svolta non solo per Rocket Lab, ma per l’intero settore spaziale.

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