Tra gli influencer “presi di mira” dall’antifrode dal 2021, il 60% non aderisce alle regole pubblicitarie. È un risultatoIndagine La Direzione Generale della Concorrenza, dei Consumatori e della Prevenzione delle Frodi (DGCCRF) ha pubblicato lunedì 23 gennaio, che “mirare” Più di sessanta agenzie e influencer attive nella promozione di cosmetici, integratori alimentari, programmi “dimagranti” o anche nei servizi di trading e scommesse online.
Secondo lei, più della metà degli influencer osservati non rispettava le norme in materia di pubblicità e diritti dei consumatori e sono state aperte diverse procedure contro di loro. “Non tutti gli influencer pervertiti hanno rispettato le regole sulla trasparenza della natura commerciale dei loro post”.Dettagliato in un comunicato del Dipartimento annesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Ne rimproverai una trentina per la loro presenza “Ingannato il consumatore sulle caratteristiche dei prodotti venduti” o essere “Promozione di prodotti o servizi rischiosi” nelle scommesse sportive. Nei casi più gravi, alcuni influencer hanno condotto promozioni non autorizzate, come l’utilizzo di un account di formazione professionale (CPF) per raccogliere fondi o regali. (…) o iniezioni per scopi estetici da parte di cosmetologi e professionisti non sanitari.Gestione aggiunta.
obiettivo dropshipping
Si rivolge anche ad alcuni praticanti scaricare la consegna, un concetto commerciale in cui un cliente effettua un ordine sul sito Web di un venditore che non dispone di inventario. In questo sistema, il venditore è solo un semplice intermediario che si rifornisce da un grossista, e può aumentare il suo margine a suo piacimento. I servizi di Bercy indicano che ha intrapreso diverse azioni contro di loro.
“Alcuni saranno perseguiti per pratiche commerciali ingannevoli per la promozione illegale di pratiche mediche o siti di consulenza sulle scommesse sportive, utilizzando indicazioni “sanitarie” proibite o addirittura organizzando lotterie proibite”, ha specificato il ministro dell’Economia. Bruno il sindaco.
Il conflitto scoppiato lo scorso anno Tra Magali Berdah, a capo della potente agenzia di influencer Shauna Events, e il rapper Booba, evidenziano gli abusi della promozione di prodotti sui social network e i pericoli, soprattutto per i più giovani. Nei confronti di questa agenzia la giustizia ha aperto il 6 settembre un’inchiesta per “pratiche commerciali ingannevoli”, che è stata affidata alla questura di Antibes, città in cui ha sede la società.
Con l’obiettivo di regolamentare meglio le pratiche degli influencer, il ministero dell’Economia ha avviato a dicembre una serie di incontri con una cinquantina di attori del settore e ha avviato una consultazione pubblica aperta fino al 31 gennaio. Su questi contributi e sulle eventuali decisioni riferirà entro marzo il ministro dell’Economia Bruno Le Maire.
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