Michel Contini, professore emerito ed ex direttore dell’Istituto fonetico di Grenoble, è uno dei dialettologi dietro il progetto ALiR, un atlante di dati linguistici.
Secondo lui, “Prima di ALiR, c’era l’Atlante linguistico d’Europa (ALE), lanciato ufficialmente nel 1983 e che ha reso possibile la creazione di una struttura europea con 2.600 punti di indagine. Sotto l’impulso del linguista italiano Mario Alini, in ogni paese europeo una commissione nazionale o Linguistica, con un approccio sistematico basato sulla ricerca lessicale dal motivo semantico. Questi ALiR si servirono poi di queste commissioni già esistenti nei paesi romani, erano tutti dialettologi di campo. Il progetto fu accolto dalla Stampa Nazionale Italiana , Istituto Poligrafico e Zecca dello stato (IPZS) , che ha pubblicato i tre volumi, due di testi e uno di mappe. Oggi partecipano al progetto circa 80 ricercatori provenienti da 34 università europee.
“Questo atlante è stato pubblicato utilizzando i dati di tutti gli atlanti nazionali e regionali dei paesi romanici, comprese 13 commissioni nazionali e 1073 punti di indagine – spiega Elisabetta Carpetelli, dialettologa di Gypsa-lab e condirettore di ALiR, insieme a Michele Contini. l’area geografica.
“Migliorare questa abbondanza di dati”
Ogni punto rappresenta un’area precisa, che può contenere fino a 10 punti di rilievo degli atlanti originali. “Si tratta di valutare questa abbondanza di dati sparsi negli atlanti di tutta Europa, ma soprattutto l’importanza di mostrare che le rappresentazioni che abbiamo del cosmo possono essere condivise al di là dei confini linguistici. Si vede chiaramente che ci sono affinità, anche tra la Catalogna e il Caucaso, nel modo di rappresentare la cosa nominata, che è alla base della scelta lessicale che si fa.Alini diceva, al tempo della cortina di ferro, che attraverso queste immagini comuni, possiamo ritrovarci anche fuori i confini politici. »
Sito Web Dogepsa Lab: www.gipsa-lab.grenoble-inp.fr
Motivo semantico, Quezaco?
Si tratta di un approccio basato sulla ricerca lessicale, dalle rappresentazioni trovate all’etimologia dei nomi dati alle cose. Secondo Michele Contini, “Rappresentiamo la stessa cosa, animale o pianta in un modo che può differire in ogni area geografica, da qui i diversi nomi. Per designare una farfalla, ad esempio, uno dei motivi semantici è lo spolvero delle ali In Sardegna troviamo il nome “calagasu” che significa “Fare cadere il formaggio” o “Lanciare la farina” che è lo stesso motivo semantico della parola inglese “butterfly” o butter bug o della parola tedesca “schmetterling” che significa “cream bug”. ” Queste parole variano molto da una lingua all’altra, ma il motivo è lo stesso, che è ciò che consente di superare le differenze nelle diverse aree dialettali in diversi campi linguistici. »
Atlante di Linguistica Narrativa (ALiR) – ISBN: 978-88-6274-909-1 – Casa Editrice Orso –
https://culture.univ-grenoble-alpes.fr/linguistique/dialectologie-681021.kjsp