Una pagina gira. Il futuro dello stabilimento e dei suoi circa 450 dipendenti è in bilico dopo la decisione di Safilo, lo scorso febbraio, di chiudere lo stabilimento italiano di Langarone.
Infine, il produttore di vetro Télios, una filiale del gruppo LVMH, e l’azienda italiana Innovatek hanno finalizzato l’acquisizione del sito dopo mesi di trattative. Thélios assorbirà Safilo 1, attualmente operativa, e parte della forza lavoro, mentre Innovatek recupererà Safilo 2, parte del sito produttivo di Langeron, ora chiuso dopo la metà della forza lavoro annunciata nel 2019.
Lo scorso settembre è stato raggiunto un accordo con i rappresentanti sindacali italiani per il trasferimento dei 447 dipendenti della fabbrica a Thelios e Innovatech. L’integrazione da parte di Télios del personale del sito “Longarone 1” è iniziata nel mese di ottobre e proseguirà fino a giugno 2025. Entro il 2025 anche i membri della piattaforma “Longarone 2” integreranno Innovatek.
In un comunicato, Thelios conferma che “abbiamo completato le procedure per l’acquisizione di Langeron dal Gruppo Safilo”, nonché “l’ingresso di 247 dipendenti nel proprio organico”.
“Abbiamo lavorato con impegno per raggiungere questo accordo, che garantirà la piena occupazione a tutti i lavoratori del sito produttivo di Langarone, consentendo la continuazione dell’attuale know-how nel settore”, ha annunciato l’amministratore delegato di Safilo, Angelo Trocchia. gruppo.
“Nonostante la complessità del contesto, grazie al supporto attivo della Regione Veneto e dei sindacati, con Tilios e Innovatec abbiamo creato le condizioni per un grande risultato.”
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