Come sarà esattamente la Coppa delle Nazioni? Se le caratteristiche precise di questa nuova competizione sono ancora da chiarire, le conosciamo a grandi linee. La prima divisione sarà composta dalle migliori dodici squadre: quelle del Campionato Sei Nazioni (Francia, Irlanda, Inghilterra, Galles, Scozia, Italia), quelle del Campionato di Rugby (Nuova Zelanda, Sud Africa, Australia, Argentina) e due” invitati”, molto probabilmente il Giappone e le Fiji.
Per quanto riguarda la seconda divisione, riunirà i paesi classificati tra il 13° e il 24° posto nella classifica mondiale. Attualmente, a titolo informativo, troviamo in questo periodo Portogallo, Georgia, Samoa, Tonga, Uruguay, Stati Uniti, Spagna, Romania, Namibia, Cile, Canada e Hong Kong.
Poster delle scommesse per sostituire le partite di prova
Ogni squadra affronterà sei concorrenti del proprio campionato, durante le partite in programma a luglio e novembre, con le due migliori squadre che si affronteranno nella finale. I turni estivi e autunnali vedranno quindi le tradizionali partite di prova sostituite da manifesti su tematiche sportive specifiche, poiché si tratterà di determinare la classifica e al termine della prova verrà assegnato il titolo. Il calcio ha una propria Nations League, recentemente installata nel calendario al posto delle amichevoli senza grande interesse. L’idea è quasi la stessa per la Coppa d’Africa, che genererà, si immagina, entusiasmanti contratti televisivi.
Certo, possiamo legittimamente dubitare che conquistare questo nuovo trofeo, sul quale dovranno costruire una storia e cercare di acquisire prestigio, diventi l’obiettivo finale per le stelle di domani. Tuttavia, dare più entusiasmo e importanza agli shock estivi e autunnali è una buona idea, anche se le partite di prova che la Francia ha giocato contro gli All Blacks o gli Springboks, rispettivamente nel 2021 e nel 2022, non sono state prive di intensità. D’altro canto non possiamo fare a meno di deplorare l’apparente emarginazione delle “piccole nazioni” nel rugby.
Una questione di credibilità e di immagine
La Coppa del Mondo del 2023 è stata così prolifica in termini di risultati che a volte è stata addirittura imbarazzante, evidenziando il profondo divario che ancora separa le selezioni di massimo livello da quelle di secondo livello. Altri, i proprietari del circo”, si è lamentato Pablo Lemoine dopo la devastante sconfitta del Cile contro l’Inghilterra (71-0). L’allenatore dei Condors ha aggiunto: “Tra quattro anni sarà lo stesso e avremo 60 punti contro queste squadre”. sono profondi cambiamenti a livello internazionale.
Sistema su e giù… a partire dal 2030
Rimangono solo i turni estivi o autunnali, ma saranno presto sostituiti dalla Coppa delle Nazioni. Nel comunicato stampa diffuso martedì, la Federazione Internazionale ha confermato che sarà istituito un sistema di promozioni e retrocessioni tra la prima e la seconda divisione, il che apre alcune prospettive. Tuttavia, non ci saranno né alti né bassi prima del… 2030. In altre parole, per sempre.
Il rugby avrebbe molto da guadagnare dall’apertura, incoraggiando i giocatori più anziani ad affrontare i giocatori più giovani il prima possibile. Permette invece ai Giants di continuare a divertirsi tra loro e a dividersi le fette più grandi della torta finanziaria. I più piccoli vengono sempre lasciati indietro. Se il corso della storia non cambia, li rivedremo solo una volta ogni quattro anni, periodo dei Mondiali. E ogni volta ci vergogneremo di vederli calpestati.
“Inclinato ad attacchi di apatia. Introverso. Pluripremiato evangelista di Internet. Esperto estremo di birra.”