Mentre era in attacco mercoledì, nella tappa 17, Romain Bardet ha visto i suoi piani sventati da Tadej Pogacar. Senza rimpianti
Un momento difficile, quello del giorno prima, durante la sedicesima tappa, Romain Bardet aveva avuto gambe decisamente migliori, mercoledì, tra Selva di Val Gardena e Passo Procon. Tanto che il francese è passato all’offensiva. La prima volta è all’inizio della tappa unendosi ai separatisti e poi su una discesa difficile, a una sessantina di chilometri dall’arrivo.
Ma questo senza fare affidamento sull’Orco Pogakar, che chiaramente non voleva lasciare andare il cittadino Briod. Interrogato alla fine, Romain Bardet non sopportava la maglia rosa di Giroud, pur comprendendo il suo appetito insaziabile.
Romain Bardet capisce Tadej Pogacar
“Siamo tornati dalla rottura ma non era il momento più opportuno. Era solo un passaggio di terza classe quindi ci siamo chiesti cosa fare a quel punto, non era molto chiaro. Non me ne pento molto perché comunque, quando abbiamo fatto la nostra mossa, era Pogacar che “sta guidando. Non mi lasciava andare. Non poteva smettere di correre”.“, ha confidato nei commenti riportati da Cyclism’Actu.
Provenendo dalla posizione di Tadej Pogacar, determinato a lasciare gli altri candidati sotto il suo controllo, Romain Bardet non trova nulla di sbagliato nel suo modo di fare. “Non credo che Pogacar verrà a prendermi, vuole solo correre. È un corriere e quando sente l’eccitazione e l’adrenalina e sente dolore alle gambe dei giocatori, gli piace andare, tutto qui”.Deciso a tentare nuovamente la fortuna nei prossimi giorni, ha spiegato: “Alla fine avevo ancora delle gambe decenti, quindi è stata un’ottima giornata. (…) Ci restano ancora alcune tappe di montagna per provare qualcosa.”
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