Renault avvia la produzione di auto elettriche a batteria

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Renault avvia la produzione di auto elettriche a batteria

Renault avvia la produzione di auto elettriche a batteria
La batteria agli ioni di sodio è oggetto di una gara internazionale tra diversi player del mercato che stanno lottando duramente per essere i primi a commercializzare questa promettente tecnologia. Ed è stata la Renault a tagliare per prima il traguardo.

Le batterie agli ioni di sodio sono un’ottima alternativa alle loro controparti agli ioni di litio per diversi motivi. Infatti, il sodio è più abbondante del litio, presente nel 2,6% della crosta terrestre contro lo 0,06%. Inoltre, è meglio distribuito in tutto il pianeta, ad esempio nell’acqua di mare sotto forma di cloruro di sodio, quando il litio è concentrato in regioni specifiche, come l’Argentina, la Bolivia o il Cile, che insieme rappresentano i due terzi delle risorse mondiali. E chi dice che la maggiore quantità disponibile ovunque e di più facile accesso comporti automaticamente minori costi di produzione e inquinamento legato all’estrazione. L’unico freno finora, tuttavia, è una densità di energia inferiore a quella delle batterie agli ioni di litio.

Ma i progressi si fanno di mese in mese, al punto di giungere ora in concomitanza con la fine del suo sviluppo in diversi continenti. La Renault sembra ora guidare la corsa con il suo Jiangling Motors Electric Vehicle (JMEV), una joint venture cinese in cui il marchio di diamanti detiene una quota di maggioranza, e il suo partner, Farasis Energy.

Quest’ultimo, un produttore di batterie, aveva già annunciato lo scorso agosto l’intenzione di costruire un nuovo stabilimento a Ganzhou con una capacità produttiva annua di 30 GWh, cosa che ora è stata raggiunta, il che significa che è pronto a fornire il JMEV per consentirgli di iniziare la produzione di massa dell’EV3 dal 30 giugno. Questa city car da 3,70 m sarà alimentata da un motore da 48 CV e 150 Nm alimentato da una batteria Na-ion da 32 kWh, che le offre un’autonomia fino a 302 km secondo gli standard cinesi.

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Una volta iniziata questa produzione a livello industriale, tutto indica che Renault riutilizzerà questa tecnologia in altri modelli, con il proprio marchio o altro. Forse Dacia?

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