sabato, Novembre 23, 2024

Red Bull Ring: Max Verstappen primo, Charles Leclerc in prima fila, perde Sergio Perez

Verstappen ride, Perez piange. La qualificazione al nono turno di Coppa del Mondo, venerdì in Austria, si è trasformata in una partita di carneficina perché lì la cancellazione del tempo è stata frenetica. Con una vittima famigerata, Sergio Pérez (Red Bull). Ambizioso a inizio stagione – sosteneva di poter sfidare il titolo iridato al suo pilota Max Verstappen – e dopo aver lottato sin dalla vittoria a Baku, il messicano è davvero esploso in piena corsa sotto la pressione delle prove libere in Q2, con tutto il suo giro volte (tre in totale) annullate e scese al 15. Sul web. E bastava guardare la testa del suo capo, Christian Horner, sul muretto per capire quanto fosse sconvolto.

Gli altri hanno insistito ma alla fine abbiamo trovato una gerarchia che conosciamo bene, con Verstappen in pole position, ma senza indugiare nella mischia. Perché Charles Leclerc (Ferrari) era deciso a sfidarlo. Il più veloce nelle Prove Libere 1, in Q1 e Q2, il due volte iridato ha concluso egregiamente il lavoro in 1’04″391, con un terzo settore ad alta quota, che il rivale monegasco ha emulato senza sfiorarlo: 0.048 esatti.

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Questa sessione di qualifiche per il Gran Premio d’Austria ha mostrato i fallimenti dei piloti moderni. Ogni circuito del Campionato del Mondo di Formula 1 si sforza di avere la propria firma, qualcosa che lo distingue da ciascuno, ed è sicuro dire che Spielberg è unico. L’imponente esercito olandese dell’Orange sciamò lì a frotte sul Red Bull Ring, la pista di proprietà del datore di lavoro del suo idolo Max Verstappen, ma in seguito tornò a Zandvoort e altrove. No, ciò che lo rende specifico sono i problemi di rispetto dei limiti della pista – non devi oltrepassare le linee bianche – che sono diventati un banco di prova per i piloti. Ed è almeno il giudice di pace in questo circuito che contiene solo nove portate.

Verstappen in casa a Spielberg

Senza flirtare con i limiti della pista come ha fatto il pilota del principato, il “Super Max” ha gettato un po’ di più le basi per il suo terzo titolo iridato – che oggi nessuno sembra in grado di sfidare – chiudendo al 26° posto in carriera. , quarto di fila, e quarto di fila anche a Spielberg, compreso il Gran Premio 2020 in Stiria.

Alle spalle di questi due specialisti del cronometraggio, Carlos Sainz (Ferrari) ha ottenuto un buon record conquistando il terzo posto in griglia di partenza domenica, con una prestazione di 0.190. Mentre il madrileno fatica a nascondere le sue discussioni con Audi per il 2026, fallisco a 0″267.

Ma fortunatamente, non dobbiamo ricordare solo i colpi di scena di quest’ora in un momento caotico, perché abbiamo avuto a che fare con altre sorprese puramente matematiche. È apparso subito che Lance Stroll (Aston Martin) stava passando un buon fine settimana. Sesto, il spesso deriso canadese ha vinto per la seconda volta nell’anno – contro 0″018 – il suo compagno di squadra Fernando Alonso, settimo. Nico Hulkenberg (Haas) è stato ottavo, davanti a Pierre Gasly (Albin) e Alexander Albon (Williams). il resto della top ten.

E che dire di George Russell (Mercedes) ed Esteban Ocon (Alpine)? Il britannico e il francese sono rimasti alle porte della Q3 più o meno per lo stesso motivo: una monoposto troppo dura da guidare e punitiva in fuoristrada.

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