Dopo un’ondata di caldo tardivo che si è stabilizzata in Francia per tutto settembre e l’inizio di ottobre, il freddo ha fatto un timido ritorno negli ultimi giorni. Un’occasione per la ministra della Transizione ambientale, Agnes Pannier-Runacher, per rimettere sul tavolo il tema della sobrietà energetica. I francesi dovranno impostare il riscaldamento a 19 gradi quest’inverno?
Nel corso di una conferenza organizzata sul tema della sobrietà energetica, la ministra della Transizione ecologica, Agnes Pannier-Runacher, ha presentato le sue raccomandazioni in vista di questo inverno. Ricordiamo che il piano di sobrietà energetica dell’anno scorso prevedeva una misura che non è stata accettata all’unanimità dai francesi: Il riscaldamento negli edifici pubblici e negli uffici è limitato a 19 gradi. Il governo ha inoltre raccomandato ai cittadini di applicare questa regola anche agli alloggi.
Sebbene questa misura radicale abbia diviso le opinioni, ha prodotto risultati soddisfacenti. Secondo i dati del governo, il consumo di gas ed elettricità ha registrato una diminuzione del 12% nel periodo dal 1° agosto 2022 al 31 luglio 2023, rispetto allo stesso periodo del 2018-2019, che ha preceduto la pandemia di Covid-19.
Sobrietà energetica: il ministro chiede che diventi un’abitudine
Nel suo intervento, il ministro della Transizione ambientale non ha fissato nuovi obiettivi quantitativi di riduzione per quest’inverno. Nessuna restrizione è stata imposta alle famiglie e alle imprese. Ha semplicemente sottolineato che d’ora in poi mostrare sobrietà dovrebbe diventare un’abitudine, citando le questioni climatiche. Aumentano infatti gli appelli dei membri del governo ai cittadini per il risparmio energetico e numerose sono anche le misure previste a questo scopo.
Nel dettaglio, il governo fornisce aiuti per incoraggiare i francesi a modificare il loro sistema di riscaldamento. In particolare, si tratta di passare a soluzioni che consumano meno energia e di riisolare le case con una diagnostica delle prestazioni energetiche inadeguate. Grazie all’iniziativa dell’Agenzia nazionale per l’edilizia abitativa, dal 1° ottobre le famiglie con i redditi più bassi hanno potuto realizzare integrali lavori di riqualificazione energetica delle proprie case. I massimali di lavoro coperti dal sussidio Ma Prime Rénov Sérénité sono aumentati, raggiungendo il 65% del costo del lavoro per le famiglie a reddito molto basso e il 50% per le famiglie a basso reddito.
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