Il contesto politico blocca la domanda, mentre le promozioni aumentano e i venditori alla fine diventano più flessibili.
È tempo di saldi estivi. Da diverse settimane i broker vedono un boom di nuove offerte con riduzione dei tassi di interesse, sconti una tantum cumulabili, ad esempio, con prestiti agevolati.
Tra le promozioni: Société Générale offre -0,20 punti per l’acquisto di alloggi nuovi o con un buon rating DPE. ; Credit Agricole Ile de France offre -0,15 su tutte le sue misure a partire dalla fine di luglio; Sul versante di alcune Caisses d’Epargne troviamo sconti di -0,10, con uno sconto doppio per chi ha meno di 36 anni.
Infine, LCL ha organizzato una “svendita speciale” sui mutui, valida fino a sabato. Il risultato è un tasso del 3,29% per i prestiti con durata superiore a 20 anni e del 3,19% per quelli con durata compresa tra 15 e 20 anni.
L’incertezza politica non sta andando come previsto
Molti osservatori temono l’influenza del contesto politico sul mercato immobiliare: come ricordiamo, le banche guardano attentamente il tasso di interesse sul debito statale per costruire le loro offerte di mutui. I tassi di interesse sovrani rimangono elevati dopo la risoluzione e i risultati, ma sono meno preoccupanti, in questa fase, del rallentamento della domanda di acquisti immobiliari.
E lui ne è testimonianza Dati dalla piattaforma GoFlint: Prima della soluzione, abbiamo scoperto che dal 25 al 30% delle ricerche riguardavano gli acquisti, rispetto al 70-75% per gli affitti. Da allora il divario si è notevolmente ampliato a favore dell’affitto. La settimana dopo le elezioni, solo l’8% delle ricerche riguardava l’acquisto, rispetto al 92% l’affitto. Da qui le ambizioni commerciali delle banche.
Dobbiamo prendere posizione quest’estate, perché non si può dire come le stelle si allineeranno bene tra un mese e mezzo. Questo luglio, i buoni profili possono ottenere tassi di interesse del 3,4% su 20 anni, senza contare prestiti agevolati e altre promozioni.
Inoltre, i venditori sono particolarmente nervosi di fronte alla chiusura del mercato. In fretta e con ansia, la maggior parte di loro fu finalmente disposta ad accettare reali riduzioni dei prezzi. Si è appena aperta una vera e propria finestra di ripresa estiva… ma per quanto tempo?