Quello che sappiamo è di un morto e 6 dispersi dopo il naufragio di una barca a vela durante una tempesta in Italia

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Quello che sappiamo è di un morto e 6 dispersi dopo il naufragio di una barca a vela durante una tempesta in Italia

essenziale
A seguito di un uragano che si è abbattuto su Palermo nelle prime ore del mattino, da domenica 18 agosto a lunedì 19 agosto è naufragato in Italia un felice yacht a vela. Mentre una persona è morta, 15 persone sono state salvate. Sono in corso le ricerche di altre 6 persone scomparse.

Una vacanza al mare che si è trasformata in un vero dramma. Tra domenica 18 e lunedì 19 agosto, il Bayesian, uno yacht a vela di 56 metri che trasportava 22 persone, si è capovolto a causa di un uragano al largo dell’Italia. L’imbarcazione è affondata nei fondali del mare al largo di Porticello, località costiera situata a pochi chilometri da Palermo in Sicilia. L’impatto della tempesta è stato brutale e nel giro di poche ore la barca è affondata a una profondità di 48 metri intorno alle 5 del mattino, secondo un comunicato stampa della Guardia Costiera. Una persona è stata trovata morta e altre 6 risultano ancora disperse.

Divulgazione dei fatti

Intorno alle 11 di domenica 18 agosto, la nave si è diretta verso Porticello, per poi tornare due ore dopo, forse a Cefalù, secondo i dati di MarineTraffic. Dopo aver trascorso diverse ore lì, la barca a vela ha tentato nuovamente la fortuna intorno alle 19:00 e ha fatto ritorno in direzione Porticello, che ha finalmente raggiunto intorno alle 21:30. Successivamente il segnale si fermò fuori dal porto, indicando che la nave si era fermata.

Secondo diverse testimonianze, l’imbarcazione era ancorata davanti al porto di Porticello quando si è verificato l’uragano. Il bayesiano fu improvvisamente colpito da una cascata, una colonna vorticosa di aria e acqua, che veniva osservata sempre più spesso in Europa. Un’ancora abbassata non era sufficiente per assicurarlo. I forti venti hanno spezzato l’albero e sbilanciato la barca ribaltata. Il mare agitato lo ha trascinato per circa 300 metri dalla riva fino ad una profondità di circa cinquanta metri.

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“Ero in casa quando è arrivato il tifone. Ho subito chiuso tutte le finestre. Poi ho visto la barca, che aveva un solo albero, era molto grande. L’ho guardata dritto negli occhi. “All’improvviso è affondata”, ha ricordato Pietro Asciutto, da Porticello all’agenzia di stampa italiana Anza Fortunatamente un’altra barca a vela ancorata nelle vicinanze è riuscita ad agire tempestivamente, soccorrendo i naufraghi in attesa dell’arrivo dei soccorsi.

A bordo c’erano 22 persone, di cui 12 turisti

Lo yacht trasportava 22 persone, di cui 10 membri dell’equipaggio e 12 passeggeri, tutti turisti in vacanza in Sicilia. Gli invasori erano principalmente britannici, ma un neozelandese, uno dello Sri Lanka, due anglo-francesi e un irlandese. 15 di loro sono stati salvati.

I soccorritori hanno trovato il corpo di un uomo, mentre altri sei, compreso il cuoco, risultano ancora dispersi, lasciando disperso un solo membro dell’equipaggio. Tra i dispersi ci sono quattro britannici, un canadese e due americani. La nazionalità del defunto deve ancora essere confermata.

10 dei sopravvissuti sono stati portati negli ospedali di Bageria e Palermo, ma nessuno era in condizioni critiche. Gli altri cinque non hanno avuto bisogno di cure mediche e la Guardia Costiera sta lavorando per ricostruire i fatti. Uno dei sopravvissuti è stato portato all’Ospedale Pediatrico di Palermo con un lieve trauma cranico, ma è in condizioni stabili.

La ricerca è ancora in corso

Le indagini sono in corso da parte dell’Autorità Portuale. Nel porto sono stati allestiti un centro di accoglienza e salvataggio e un posto di comando che coordina la ricerca delle persone scomparse. Diversi elicotteri stanno sorvolando il luogo dello schianto, mentre l’elicottero dei vigili del fuoco di Catania si sta muovendo per rinforzare le operazioni. Intanto i vigili del fuoco e le motovedette della Capitaneria di Porto stanno ispezionando attentamente ogni centimetro di mare dove è avvenuta la tragedia. Sembra che le persone scomparse si trovassero in cabine dove potrebbero essere rimaste intrappolate. È stata avviata un’indagine sotto il coordinamento della Commissione giudiziaria di Termini Imeris.

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