I viaggi nello spazio non fanno bene alla salute, soprattutto quando ci si resta a lungo, secondo una serie di studi appena apparsi sulla rivista scientifica naturaÈ stato eseguito sugli astronauti e sui primi turisti spaziali.
In realtà non siamo stati creati per vivere in assenza di gravità. Il corpo umano si è evoluto per funzionare sotto l’influenza della gravità, e quando questa forza è pari a zero, le funzioni corporee vengono interrotte: i muscoli si dissolvono, le ossa si indeboliscono e la vista diminuisce. Il nostro intero sistema immunitario, e anche il nostro DNA, risente della permanenza nello spazio, il che porta di fatto ad un invecchiamento accelerato dei nostri organi sotto l’influenza della microgravità. Questi effetti nocivi sulla salute sono ben noti e sono oggetto di numerosi studi e monitoraggi tra gli astronauti perché sappiamo anche, per fortuna, che questi effetti possono essere invertiti al ritorno sulla Terra, con il tempo e l’addestramento adeguato a cui vengono sottoposti tutti gli astronauti.
La novità di una serie di studi appena apparsi sulle riviste scientifiche emesse da natura Riguarda la quantità e l’accuratezza dei dati raccolti sia dagli astronauti rimasti sulla stazione spaziale, ma anche dai passeggeri del primo volo spaziale turistico nello spazio. Innanzitutto, per studiare e capire – alla scala delle nostre cellule – come funziona il La carenza di gravità porta al deterioramento delle cellule del sistema immunitario: vengono colpite soprattutto le cellule del sangue, i globuli bianchi e i linfociti, il che aiuta a spiegare perché gli astronauti, anche in missioni di breve durata, sviluppano infezioni della pelle o riemergono virus latenti.
Gli scienziati hanno anche trovato una soluzione per accelerare l’invecchiamento delle cellule esposte alla microgravità isolando un composto vegetale. quercetina, Si trova nelle cipolle rosse, nei mirtilli o nel cioccolato fondente che possono aiutare a invertire questo processo. Questa non è una soluzione miracolosa per combattere l’invecchiamento spaziale, ma è una strada da esplorare perché ora sappiamo che tutti questi effetti dannosi si verificano indipendentemente da quanto tempo si resta nello spazio. La differenza riguarda i tempi di recupero, che equivalgono grossomodo al tempo trascorso nello spazio dagli astronauti: da pochi mesi per gli astronauti a pochi giorni per gli astronauti. Turisti spaziali.
Radiazioni che distruggono il DNA
Se trascorrere un fine settimana nello spazio ti attira (e te lo puoi permettere), sappi solo che è a tuo rischio e pericolo. Non esiste alcun rischio significativo, anche se gli scienziati hanno evidenziato anche l’effetto delle radiazioni sul sistema immunitario. Nello spazio, infatti, non solo la gravità è zero, ma esiste anche l’inevitabile pressione di radiazione. Indipendentemente dalla durata del soggiorno, queste radiazioni colpiscono il DNA e portano al suo deterioramento, soprattutto alla lunghezza del corpo Telomeri Coinvolto nel cancro e nell’invecchiamento.
Non preoccuparti se ci sono effetti su questa pagina, sono disponibili in orari diversi e in orari diversi, per l’intera giornata per vedere il visitatore in un viaggio di lunga durata nello spazio ed entrare sulla terra in crociera su Marte . Perché non siamo certamente adatti alla vita nello spazio, e ancor meno alle missioni a lungo termine. Questo non fa bene alla nostra salute, né alla nostra pelle, né ai nostri reni: il rischio di sviluppare calcoli renali è aumentato in 66 astronauti che hanno trascorso fino a 180 giorni (6 mesi) sulla Stazione Spaziale Internazionale. Se è facile eseguire un intervento chirurgico sulla terra, a metà sarà più complicato Pianeta Marte !
Conclusione: stiamo andando verso la Terra nel bene e nel male, e mi sembra che abbiamo ancora molto da fare sulla Terra prima di lasciarci cadere da qualche altra parte nello spazio.
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