Bullshitometer della BFM Bourse – Ospite della BFM Bourse Questo lunedì, Frédéric Lorenzini, consulente di Deep Darsana, ha voluto sottolineare il fatto che oggi i banchieri non lavorano più veramente per i loro clienti.
Questa è un’opinione che potrebbe essere condivisa da coloro che si sono già rivolti ai banchieri per stipulare un contratto di assicurazione sulla vita, aprire un PEA o addirittura acquistare azioni SCPI. Sentirsi offesi dai propri banchieri a causa di una gamma inadeguata di prodotti finanziari Pertanto non è adatto.
Tuttavia “il banchiere in Francia ha lo status di terzo di fiducia “Come un gendarme, un medico o un avvocato”, sottolinea Frédéric Lorenzini, consulente di Deep Darsana, nel programma BFM Bourse.
A ciò si aggiunge il fatto che «nella funzione fiduciaria del banchiere ci si può fidare», precisa quest’ultimo. Ma lo stesso esperto lo capisce: una volta che entra in gioco la dimensione della consulenza, la situazione è radicalmente diversa.
Un banchiere “conflittuale”.
Assicurazioni, questioni successorie, aiuto per le dichiarazioni, telefoni cellulari, viaggi… le autorità bancarie sono su tutti i fronti. Supportano i loro clienti con molte questioni finanziarie e di budget. E qui sta il problema.
“Per quanto riguarda la consulenza, secondo me, è un errore fidarsi del proprio banchiere”, ritiene Frédéric Lorenzini. Da un lato «perché non può essere un esperto in tutti i campi». D’altronde perché il banchiere è “conflittuale”, spiega. Ciò significa in dettaglio che il vostro banchiere si trova in un conflitto di interessi.
“Il banchiere vi venderà il prodotto più adatto alla vostra situazione o vi venderà il prodotto più redditizio per lui?” avverte Frédéric Lorenzini.
Per quanto riguarda quest’ultimo, è chiaro che i banchieri preferiscono soprattutto l’approccio più redditizio.
offerta limitata
Basandosi su questo principio, quando si tratta di gestire i risparmi del cliente E chi vuole investire, il banchiere, secondo il consulente di Deep Darsana, non avrà altra scelta che vendere in primo luogo “prodotti interni”. Quindi, anche se ciò significa inviare al tuo cliente un’offerta meno completa, adattata alle sue esigenze.
Il banchiere non può “lavorare in un’architettura aperta”, spiega lo specialista. Poiché le banche sono spesso legate a filiali di gestione patrimoniale, possono offrire ai clienti finali solo prodotti sviluppati dalle rispettive filiali.
Per quanto riguarda i prodotti finanziari, le banche spesso tendono ad offrire strumenti di investimento in grado di generare commissioni massime. Ciò, ancora una volta, rappresenta un vantaggio (finanziario) molto maggiore per il banchiere che per l’investitore che aspira a valorizzare i propri risparmi.
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