Perché la Francia resta nella zona verde (nonostante la bassa crescita)

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Perché la Francia resta nella zona verde (nonostante la bassa crescita)

Tra il primo trimestre del 2023 e il 2024 sono stati creati 190.000 posti di lavoro nel settore pubblico e privato. L’edilizia abitativa e la ristorazione sono uno dei settori che trainano l’occupazione. Nel giro di dieci anni, la sua forza lavoro è aumentata di oltre il 25%.

Anche in un contesto di crescita debole, le aziende francesi continuano ad assumere più persone di quante ne licenziano. L’Istituto nazionale di statistica e studi economici (INSEE) ha appena pubblicato i dati aggiornati per il primo trimestre del 2024. Nel settore pubblico e privato insieme, il numero di posti di lavoro retribuiti è aumentato in dodici mesi da 28,96 a 27,15 milioni.

Per misurare la portata di questa esplosione, lo è È importante osservare l’evoluzione della creazione netta di posti di lavoro negli ultimi vent’anni. Nel 2004, l’Istituto Nazionale di Statistica e Studi Economici ha registrato 23,95 posti di lavoro retribuiti. Dieci anni dopo, soprattutto a causa della crisi finanziaria, questa cifra è appena aumentata (24,66 milioni).

Creare 1,5 milioni di posti di lavoro in 5 anni

Solo a partire dal 2016 la creazione di posti di lavoro inizierà a superare significativamente le perdite di posti di lavoro. Solo il primo anno della crisi Covid ha in parte minato questo aumento. Tra i primi due trimestri del 2019 e il 2024 verranno creati circa un milione e mezzo di posti di lavoro netti.

L’aiuto all’assunzione dei tirocinanti spiega in parte questo miglioramento. Ma ciò è dovuto anche alle intense assunzioni intraprese da alcuni settori. A partire dal vitto e alloggio. Solo questo settore ha creato circa 250.000 posti di lavoro in 10 anni.

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110.000 posti di lavoro in più nell’industria dal 2019

Nel corso di un quarto di secolo, la sua forza lavoro è più che raddoppiata, passando da 0,59 milioni a 1,65 milioni di posti di lavoro retribuiti. Ciò nonostante l’occupazione sia ancora ben al di sotto delle esigenze delle aziende di questo settore.

Dopo la crisi del Covid, anche nel settore sanitario, l’Istituto Nazionale di Statistica e Studi Economici ha notato un aumento della creazione di posti di lavoro, con il numero di dipendenti 90.000 in più rispetto a cinque anni fa, e la forza lavoro totale passata da 1,56 a 1,65 milioni. Un livello di progresso che non si vedeva dai primi anni 2000, anche se anche in questo caso i bisogni sono soddisfatti solo parzialmente.

Anche sul versante industriale La tendenza osservata negli ultimi anni continua a invertirsi con 3,28 milioni di posti di lavoro retribuiti, ovvero 110.000 in più rispetto a cinque anni fa.

Pierre Kupfermann

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