Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, lunedì ha promesso “una riforma strutturale del mercato elettrico europeo”. I cambiamenti, richiesti dalla Francia da tempo, saranno nell’elenco dei ministri dell’Energia dell’UE che si riuniranno il 9 settembre a Bruxelles.
La data del 9 settembre è stata annunciata dal ministro dell’Industria ceco Josef Sekila, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell’Unione europea. “Dobbiamo riformare il mercato dell’energia. Una soluzione a livello di UE è di gran lunga la migliore”, ha sottolineato su Twitter. “L’impennata dei prezzi dell’elettricità mostra chiaramente i limiti dell’attuale andamento del mercato. Ursula von der Leyen ha riconosciuto lo stesso giorno che questo è stato progettato in un contesto completamente diverso.
Il sistema è considerato obsoleto…
Nel mercato europeo, è il prezzo di costo dell’ultima fonte di energia elettrica mobilitata per soddisfare la domanda, spesso centrali elettriche a gas, che determina il prezzo applicato a tutti gli operatori del continente. Questo prezzo è aumentato in concomitanza con l’aumento dei prezzi del gas associato a un forte calo delle spedizioni di gas russo verso l’Europa, nel contesto della guerra in Ucraina.
Lo scorso anno, in una dichiarazione congiunta pubblicata nell’ottobre 2021, nove Stati membri, tra cui la Germania, si sono fortemente opposti a qualsiasi riforma del mercato elettrico, ritenendo l’attuale sistema efficace nel “contribuire all’innovazione e nel “facilitare la transizione” verso l’energia verde. Di fronte a un aumento pazzesco dei prezzi e alla paura di un’esplosione del costo della vita il prossimo inverno, le sue operazioni sono oggetto di crescenti critiche.
…e chi punisce la Francia
Il cancelliere tedesco Olaf Schulz ha ammesso lunedì che l’attuale sistema “non può essere descritto come funzionante se porta a un aumento dei prezzi dell’elettricità”. Ha esortato gli Stati membri a concordare “rapidamente” e “in modo coordinato” la riforma.
Domenica, il ministro dell’Energia belga Tine van der Straiten ha chiesto la riforma di un “mercato fallito” che “non è più praticabile per molti consumatori e famiglie”. Lo stesso giorno, il cancelliere austriaco Karl Nehammer ha invitato l’Unione europea a “separare il prezzo dell’elettricità dal prezzo del gas” per “fermare questa follia”. Questa separazione è stata richiesta da Parigi, che ritiene che i consumatori francesi siano puniti, e ha impedito loro di sfruttare appieno i bassi costi del nucleare attraverso un meccanismo ritenuto “obsoleto”.