Il Russia Mercoledì, per la prima volta, sono stati registrati più di 900 decessi
COVID-19 Entro ventiquattr’ore, un’epidemia esacerbata dalla lenta vaccinazione, costringendo alcune regioni a introdurre
permessi sanitari. Nelle ultime 24 ore, la Russia ha registrato 929 morti per il virus Corona, un nuovo record per questo Paese, secondo l’ultimo rapporto quotidiano del governo.
Le autorità hanno anche elencato 25.133 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, secondo la stessa fonte. Le statistiche del governo, che si basano su una definizione molto restrittiva dei decessi dovuti a Covid-19, hanno ufficialmente raggiunto 212.625 morti, rendendo la Russia il Paese più mortale d’Europa. Ma le perdite reali sono molto più pesanti. L’istituto di statistica Rosstat, che ha una definizione più ampia di morti epidemiche, ha riportato più di 350.000 morti alla fine di luglio.
Campagna di vaccinazione a rallentatore
Il numero di morti e nuovi contagi ha continuato ad aumentare nelle ultime settimane, battendo regolarmente record giornalieri. A partire da mercoledì, sono stati registrati 3.589 casi nella capitale, Mosca, e 2.187 a San Pietroburgo, la seconda città del paese. Al fine di mantenere la fragile economia, il governo non ha adottato misure nazionali forti, come il contenimento, dalla primavera del 2020 per fermare la diffusione del virus.
Il Cremlino, solitamente più centralizzato e preoccupato soprattutto di preservare l’economia, ritiene che spetti alle autorità regionali prendere decisioni. Un segnale di crescente preoccupazione, il passaporto sanitario, necessario per recarsi in ristoranti o luoghi che ospitano eventi culturali o sportivi, è stato reintrodotto a ottobre in sei regioni. Kaliningrad e Chuvashia dovrebbero seguire l’esempio durante la settimana. Da metà giugno, la Russia è stata duramente colpita dal virus di tipo delta, che è il più contagioso.
L’epidemia è stata rafforzata da un’estenuante campagna di vaccinazione, dal rifiuto delle autorità di adottare misure sanitarie più severe e dalla mancanza di rispetto per l’uso di maschere tra la popolazione. Secondo i dati del sito web specializzato Gogov, meno del 30% dei russi è attualmente completamente vaccinato, mentre esistono molti vaccini nazionali. La popolazione è molto diffidente nei confronti dei vaccini prodotti in Russia e più volte annunciati dal Cremlino, in particolare lo Sputnik-V, lanciato ancor prima del completamento delle sperimentazioni cliniche. Sebbene gli studi sembrino confermarne l’efficacia, né l’Organizzazione Mondiale della Sanità né l’Unione Europea lo hanno ancora approvato.
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