SÈ facile guidare i taxi in linea retta in questi tempi difficili di crisi sanitaria e crescente nazionalismo. Le due compagnie Internet più famose dell’Asia, Grab e Didi, ballano un bizzarro balletto meccanico, scivolando su un’enorme pozza d’olio, fuori controllo.
Anthony Tan era un miliardario la mattina di giovedì 2 dicembre, quando la sua azienda, Grab, è stata quotata in borsa. Non è più la stessa sera. L’azienda di Singapore, che domina le corse e le consegne nel sud-est asiatico, ha scelto di entrare nella borsa del Nasdaq attraverso la fusione con una società privata già quotata sul mercato.
chiamato PSPC (per Società di acquisizione per scopi speciali) o, più in generale, una “macchina da assegno in bianco”, queste aziende vanno di moda in questi tempi di euforia del mercato. La società che ha assorbito Grab è stata la più grande, raccogliendo $ 4,5 miliardi (4 miliardi di euro) in nuovi soldi. Ora è il più grande calo del suo genere. Ha perso il 20% della sua traccia e 17 miliardi di capitalizzazione in una giornata corta.
Il mondo dei taxi online sta riscuotendo perdite
Nel suo segmento, stava sfiorando una carrozza che rotolava nella direzione opposta, che, da parte sua, ha deciso di lasciare New York il prima possibile. Didi, l’Uber cinese, celebrerà il record di eventi più catastrofici e fugaci per le presentazioni delle aziende cinesi a Wall Street: un calo del 40% dal suo ingresso nel giugno 2021. Questa volta, non è la crisi sanitaria che ha fatto deragliare la questione, ma la forza.
Pechino non poteva sopportare che la società che aveva nel mirino l’avrebbe sfidata scegliendo New York su Hong Kong per finanziare la sua crescita. La punizione non durò a lungo. I download delle app sono bloccati sui telefoni. Dopo essere stata accusata di aver raccolto dati sensibili e, occasionalmente, di aver pagato indebitamente conducenti illegali, l’azienda è tornata all’ovile. L’arbitro negli affari cinesi si chiama Xi Jinping e ce n’è solo uno.
Queste due storie sono strettamente collegate. Didi e Uber sono già importanti azionisti di Grab, e sono stati riuniti in particolare dal vorace investitore giapponese SoftBank, anche lui in Uber. Il mondo dei taxi online sta raccogliendo perdite. Le entrate di Grab (1,5 miliardi di dollari) sono quattro volte il suo fatturato, ma alla società non manca l’immaginazione finanziaria per continuare il suo viaggio. Anche se significa accumulare giri ea volte correre contro il muro della nuova geopolitica del business.
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