Novak Djokovic ha corso per sette anni per vincere il sesto titolo Masters di Federer. All’età di 35 anni, che lo renderebbe il più anziano dei maestri, ha vinto questa sfida dopo una settimana limpida dove ha battuto rispettivamente Tsitsipas, Rublev, Medvedev, Fritz e Ruud. Dopo alcuni piccoli errori durante un primo set sospeso (e anche in una partita con tre risposte fallite, che è una rarità per lui), il serbo ha messo le mani sull’1:34 finale contro il norvegese ancora da battere, e anche prendere un set in quattro incontri (7-5, 6-3).
Eccezionale nel servizio
Novak Djokovic ha mostrato alcuni segni di disagio fisico, soprattutto all’inizio della partita toccandosi i seni nasali o alzando la testa sulla sedia. Ma era una sorta di piccola, fugace sofferenza che le sue facoltà presto dimenticarono di utilizzare con le sue risorse. E questo non gli ha impedito di servire alla grande (9 ace, 0 palle break per la difesa, 85% di punti conquistati alla prima palla), una delle chiavi del successo del match. In un primo set pesante al servizio (19 punti su 22 sulla prima palla di Ruud, cinque punti persi per l’impegno di Djokovic), è stato il serbo ad avere il maggior numero di possibilità fino in fondo. Andando a bloccare l’avversario sul fondoschiena o aprendo qualche angolo, è stato lui a procurarsi palle break: due sull’1-0 (sbagliato in risposta, dritto non incrociato da Rudd), una sul 4-3 (il servizio vincente calciato da Rudd ), e uno sul 6-5 che è diventato un set point. Djokovic ha poi servito un rovescio per il norvegese per completare il round.
Ha concluso l’anno quinto al mondo
Anche se è diventato gradualmente più audace, anche se è stato lui a vincere l’unico grande scambio con 25 tiri, Rudd ha pagato un caro prezzo per aver maneggiato male la sua seconda palla (38% di punti vinti). Novak Djokovic è diventato sempre più sicuro di sé vincendo il primo set, ed è diventato ingiocabile dimostrandosi imperiale nello scambio, per dettare il gioco con una ferocia, potente nel diritto come nel rovescio, che a volte depositava lungo la linea come un veleno. Mentre Rudd, che mostrava segni di incompetenza, non è riuscito a inasprire il match e ha commesso dei grossi errori. Servendo per la partita con il punteggio di 5-3, il serbo ha commesso due errori in facili attacchi frontali. Ma ha vinto il match rally (36 tiri) per ottenere un match point, e ha concluso… con una testata.
Novak Djokovic, che ha chiuso la stagione vincendo diciotto delle sue ultime diciannove partite, si classificherà quinto al mondo, a 2.000 punti da Carlos Alcaraz, alla fine del 2022 in cui ha disputato solo undici tornei (di cui cinque vittorie). Wimbledon zero punti. Piuttosto compresso.
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