venerdì, Novembre 22, 2024

Nei pipistrelli sono stati rilevati virus vicini a SARS-CoV-2

Questo potrebbe essere un “grande trucco” nella ricerca delle origini COVID-19 : ricercatori di
Istituto Pasteur Virus identificati simili a SARS-CoV-2 nei pipistrelli nel nord del Laos, in grado di infettare gli esseri umani. I risultati di questo lavoro, in open access da mercoledì sulla piattaforma scientifica Research Arena, non sono ancora stati sottoposti a peer review per la pubblicazione su una rivista scientifica.

Per una migliore comprensione dell’evoluzione e delle origini della SARS-CoV-2, i ricercatori dell’Istituto Pasteur di Parigi, l’Institut Pasteur de Paris Laos Alla fine del 2020 e all’inizio del 2021, l’Università Nazionale del Laos ha condotto una missione sul campo nel nord del paese con diverse specie di pipistrelli che vivono in grotte calcaree. “L’idea iniziale era quella di cercare di determinare l’origine di questa epidemia”, spiega Mark Elwett, capo del Laboratorio di rilevamento dei patogeni presso l’Istituto Pasteur di Parigi.

Virus ma non proprio lo stesso

“Per vari motivi accumulandosi, si sospetta che alcuni pipistrelli mangiatori di insetti possano essere il serbatoio del virus”. I campioni sono stati prelevati in un’area che fa parte di una massiccia topografia carsica e formazioni geologiche costituite principalmente da calcare, che comprendono anche il Vietnam settentrionale e la Cina meridionale. “Il Laos condivide questa area comune con la Cina meridionale, che è piena di cavità dove vivono i pipistrelli, da qui l’idea di andarci”, continua Mark Elwett. Perché quello che succede c’è un rappresentante di questo ecosistema.

Conclusioni delle analisi dell’Istituto Pasteur: La sequenza del virus nei pipistrelli è quasi identica a quella del virus SARS-CoV-2 e i ricercatori sono stati in grado di dimostrare la loro capacità di consentire ai virus di entrare nelle cellule umane. Tuttavia, i virus studiati mancano del “sito furin” presente in SARS-CoV-2, una funzione che attiva la cosiddetta proteina spike consentendo al virus di entrare meglio nelle cellule umane e la cui presenza limita il potere dei patogeni del virus.

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“grande svolta”

Mark Elwett afferma che diverse ipotesi potrebbero spiegare questo anello mancante. Afferma, ad esempio, che “un virus non patogeno potrebbe aver circolato per la prima volta nell’uomo prima di mutare”. “O un virus molto vicino ai virus che sono stati identificati per questo sito fizz, ma non l’abbiamo ancora trovato”. Un’altra domanda: “Come è arrivato a Wuhan il virus dei pipistrelli trovato nelle grotte”, in Cina, il noto punto di partenza dell’epidemia, a 2.000 chilometri di distanza? Nessuna risposta al momento.

In ogni caso, questo studio “mira a determinare l’origine di SARS-CoV-2”, pensa Mark Elliott. La conclusione principale è che esistono virus molto simili al SARS-CoV-2 nei pipistrelli che sono in grado di infettare gli esseri umani senza un animale intermedio, come i pangolini.

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