Moody's esprime riserve e mette in guardia dall'aumento del debito pubblico

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Moody's esprime riserve e mette in guardia dall'aumento del debito pubblico

Dopo che politici ed esperti locali avevano espresso riserve sulla coerenza del piano di risparmio del governo, l’agenzia di rating americana Moody’s ha a sua volta espresso serie riserve sulla road map elaborata da Bruno Le Maire per ridurre il deficit pubblico.

Mercoledì 27 marzo l'agenzia di rating Moody's ha considerato “improbabile” l'obiettivo della Francia di ridurre il deficit pubblico al 2,7% entro il 2027, ha riferito l'Agence France-Presse. L’agenzia stima che i risparmi aggiuntivi di 10 miliardi di dollari previsti per quest’anno 2024 siano insufficienti “Rimettere il governo in carreggiata” dal bersaglio specificato. Soprattutto con le proiezioni del deficit per il 2023, che si sono rivelate superiori alle aspettative del governo.

Ricordiamo che martedì l’Istituto nazionale di statistica e studi economici (INSI) ha stimato il deficit pubblico nel 2023 al 5,5% del PIL, mentre il governo contava sul 4,9%, ovvero 15,8 miliardi di euro. Più di quanto previsto dal governo. Secondo l’agenzia americana, questa delusione sul bilancio mette quindi in discussione la capacità del governo di raggiungere gli obiettivi fissati nel piano di bilancio a medio termine presentato lo scorso settembre.

I rischi del debito pubblico stanno raggiungendo livelli senza precedenti

L'agenzia americana, che ha però stabilito che quella pubblicata mercoledì non è un'opinione di rating nel senso stretto del termine, prevede di aggiornare il proprio rating il 26 aprile. “Il deficit maggiore del previsto è dovuto quasi interamente a entrate inferiori al previsto”.Commenta l'agenzia americana. Per Moody's, ovviamente “Evidenzia i rischi inerenti alla strategia di bilancio a medio termine del governo, che si basa su ipotesi economiche ed entrate ottimistiche, nonché su tagli di spesa senza precedenti”..

Ancora più preoccupante è che Moody's si aspetta un aumento del debito pubblico a partire dal 2024. Un aumento che rischia di esporre la Francia a costi legati agli interessi. “Mai visto in più di 20 anni.”.

In risposta a questa “battuta d'arresto”, Bruno Le Maire lo aveva spiegato in precedenza “Il deficit eccezionale non è legato ad un aumento della spesa pubblica”.Di più “I ricavi sono inferiori alle aspettative, nonostante un dato di crescita onesto e realistico”.. Per correggere la situazione, il ministro dell'Economia, per ricordare, ha invitato gli appaltatori statali a presentare proposte per ottenere risparmi nei loro bilanci entro un mese.

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