Un recente studio condotto dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), ha rivelato che il virus può essere trasmesso attraverso vari oggetti domestici e superfici toccate dalle persone infette.
Tre mesi dopo lo scoppio del vaiolo delle scimmie al di fuori della sua area endemica, le condizioni per la trasmissione della malattia hanno cominciato a diventare più chiare. molti di Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (o CDC, l’Autorità sanitaria degli Stati Uniti) ha studiato la sopravvivenza del virus su oggetti e altre superfici domestiche.
Per fare ciò, hanno campionato oggetti e altre superfici domestiche che vengono toccate o utilizzate frequentemente da una persona infetta. Dettagli importanti: il paziente è stato ricoverato in ospedale per 15 giorni al momento delle analisi e da allora non è più tornato a casa.
Dei 31 analizzati, 27 sono ancora positivi
Il risultato è stato chiaro: delle 31 superfici analizzate, 27 erano ancora positive al vaiolo delle scimmie, quindici giorni dopo essere state maneggiate da una persona infetta. E sia su superfici porose (tessuto, carta…) che non porose (legno sigillato, plastica…), il tasso di positività era lo stesso, anche se la carica virale sembrava essere maggiore sui materiali porosi.
Secondo questo studio, il virus del vaiolo delle scimmie può effettivamente essere trasmesso attraverso questo pregiudizio. La sua scoperta suggerisce che isolare rapidamente una persona infetta e proteggersi gestendo le cose che quest’ultimo usa sono buoni modi per evitare la trasmissione del vaiolo delle scimmie.
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