Dal lancio di Windows 11 nel 2021, Microsoft ha imposto specifiche hardware precise per il processore, ma alcuni utenti barano per installare il sistema su computer “vecchi”. Microsoft, infatti, impone ufficialmente i Core di ottava generazione (2017) o i Ryzen di seconda generazione (Zain+(2018) ma fino ad ora era possibile installare il sistema su qualsiasi computer con processore a 64 bit (o quasi) barando, ad esempio con Rufus.
Ma con il rilascio di 1124H2 previsto per l'inizio dell'anno scolastico, le cose cambieranno secondo XDA : Microsoft metterà da parte molti (vecchi) computer. Il motivo è semplice: il sistema verrà compilato con una versione più recente del set di istruzioni x86 e istruzioni precise (POPCNT
) diventerà obbligatorio. Non si tratta di una limitazione artificiale: i primi commenti sulla beta mostrano che molti driver (e kernel) sfruttano queste istruzioni, che possono velocizzare alcune elaborazioni.
In pratica, se il confine formale rimane lo stesso, quello informale evolve. Presso AMD avrai bisogno almeno di un K10 (ovvero del Phenom e dei suoi sviluppi, una gamma che risale al 2007). A Intel sono apparse le istruzioni Nehalim, ovvero la prima generazione (2008). Quindi le principali eccezioni sono tutti i dispositivi basati su Core 2 (Duo o Quad) così come vari sviluppi di Atom.
Ovviamente questo problema interesserà soprattutto coloro che cercano di andare oltre i limiti di Microsoft (qualunque sia il motivo) e probabilmente non sono la maggioranza, viste le attuali quote di mercato di Windows 11. Possiamo solo sperare che il sistema controlli la presenza del Istruzioni Avanguardia Per eseguire l'aggiornamento, per evitare di bloccare i vecchi computer. Ricordiamo infine che la CPU non è l'unico componente richiesto: Windows 11 richiede anche un chip TPM, ed è (di nuovo) possibile bypassarlo… per ora.
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