venerdì, Novembre 22, 2024

Maura Healey, la prima governatrice lesbica eletta negli Stati Uniti

Maura Healy, martedì 8 novembre, è diventata la prima governatrice lesbica eletta negli Stati Uniti, nello stato del Massachusetts, secondo i media americani. Il 51enne democratico ha sconfitto facilmente il repubblicano Jeff Dale, soprannominato Donald Trump, in questo stato nord-orientale guidato per otto anni dal repubblicano Charlie Baker, che non si rappresentava.

“Sono orgogliosa di essere la prima donna e la prima persona gay ad essere eletta governatore”La signora Haley, che ha ricevuto le congratulazioni al telefono dal presidente Joe Biden, ha detto che tutti sorridevano a una manifestazione a Boston. “Stasera voglio dire qualcosa a ogni ragazzina e ogni ragazzo LGBTQ (lesbico, gay, bisessuale, transgender o gay): spero che stasera ti mostri che puoi essere tutto ciò che vuoi. Stasera abbiamo fatto qualcosa di storico”.Si è lanciata davanti ai suoi sostenitori che l’hanno portata in braccio.

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La campagna per i diritti umani, il gruppo americano di difesa dei diritti di lesbiche, gay, bisessuali, transgender o gay (LGBTQ), ha immediatamente salutato una vittoria elettorale in un comunicato stampa. “Storico” Negli Stati Uniti, Maura Healey “Diventare la prima governatrice gay del Paese”i risultati sono in attesa in Oregon (Nordovest) dove anche Tina Kotik, una donna apertamente gay, può diventare governatore.

vittoria attesa

vittoria m.io Attesissimo, è stato un leader coerente nei sondaggi d’opinione e popolare come difensore dei diritti umani e, dal 2014, procuratore generale dello stato, l’equivalente di un procuratore generale locale.

Nel Vermont, che confina con il Canada, Becca Ballante è diventata la prima lesbica di questo stato ad essere eletta alla Camera dei Rappresentanti.

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Questa è la prima volta nella storia degli Stati Uniti. In ciascuno dei 50 stati degli Stati Uniti, le persone LGBTQ erano candidate. Così un totale di 678 persone LGBTQ si sono presentate alle urne durante le quali gli americani hanno votato per rinnovare tutti i seggi alla Camera dei Rappresentanti e un terzo del Senato. Sono in gioco anche tutta una serie di prefetture ed eletti locali.

Questo è circa il 20% in più rispetto alle ultime elezioni, secondo un’analisi del LGBTQ Victory Fund, che aiuta a finanziare tali campagne. Circa il 90% di questi candidati sono democratici.

Il mondo con AFP

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