La Commissione europea parla ora di un’inflazione dell’Eurozona per il 2023 al 6,1%, contro solo il 4% previsto finora.
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Modernizzazione
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Bruxelles è pessimista. Venerdì 11 novembre la Commissione Europea ha ulteriormente offuscato le sue prospettive economiche per l’Europa annunciando in a rapporto stagnazione a fine anno.
Anche l’Esecutivo dell’Unione Europea (UE) ha alzato le sue previsioni di inflazione, a causa di una sovraccapacità legata alla guerra in Ucraina. Ora si aspetta il 6,1%, contro solo il 4% previsto finora, ma stima che gli aumenti dei prezzi diminuiranno dopo il picco alla fine del 2022.
Per tutto il 2022, la Commissione prevede che l’inflazione sarà più forte del previsto all’8,5%, contro il 7,6% precedentemente previsto. L’incertezza rimane eccezionalmente alta. A causa dell’inaspettato sviluppo della guerra, ha avvertito in conferenza stampa il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.
Con una crescita prevista per il ritorno in primavera, la Commissione ha rivisto al ribasso la sua previsione di crescita del PIL per il 2023, che ora si attesta appena allo 0,3% per i paesi che condividono la moneta unica, rispetto all’1,4% previsto finora.
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