Presidente brasiliano Lula è tornato domenica alla sua residenza ufficiale a Brasilia, due giorni dopo aver subito un intervento chirurgico all’anca, e ha lasciato l’ospedale prima del previsto dopo “buoni progressi clinici”, ha annunciato la presidenza. Luiz Inácio Lula da SilvaLa presidenza ha affermato che il 77enne “si trova nel Palazzo Alvorada” presso la residenza ufficiale, dove continuerà il suo periodo di recupero. In questo contesto, l’ospedale siro-libanese di Brasilia, dove venerdì è stata eseguita l’operazione, ha confermato in un bollettino medico che il capo dello Stato ha lasciato l’istituto, “dopo aver presentato un buon sviluppo clinico”.
Un altro bollettino, all’inizio della giornata, spiegava che Lola “ha trascorso la notte in condizioni stabili” e che “è salito e sceso le scale con l’assistenza di fisioterapisti”. Aveva già fatto alcuni passi e iniziato le sedute di fisioterapia sabato mattina, il giorno dopo l’intervento. Poco dopo l’intervento, una sostituzione totale dell’anca, i suoi medici inizialmente avevano programmato che lui lasciasse l’ospedale “al più tardi lunedì martedì”.
“La buona risposta di Lola all’anestesia.”
Il presidente di sinistra, che ha iniziato il suo terzo mandato a gennaio, è stato sottoposto a un intervento chirurgico in anestesia generale per alleviare il dolore che gli causava dolore da più di un anno e lo lasciava “di cattivo umore”. Dopo aver adattato la protesi, i medici “hanno approfittato della buona risposta di Lola all’anestesia” per eseguire un altro intervento, un intervento di chirurgia plastica, volto a correggere le palpebre cadenti.
Anche se dovesse tornare prima del previsto, l’ex sindacalista dovrà restare confinato Brasilia Per almeno quattro settimane, una pausa forzata dal suo intenso programma di viaggi all’estero. Ha ancora intenzione di “lavorare normalmente” durante il periodo di recupero. Il suo medico personale, Roberto Calil Filho, ha confermato venerdì di avere la “certezza” che il suo paziente sarebbe tornato in piedi in tempo per recarsi alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP-28) a Dubai alla fine di novembre.
Un incontro importante per chi si finge paladino dell’ambiente e promette di fermare entro tale data la deforestazione Amazzonia Entro il 2030. Fino ad allora dovrà spostarsi utilizzando un deambulatore, ma il suo fotografo personale lo ha convinto a non mostrarlo alle telecamere, per evitare di mostrare segni di debolezza.
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