I rapporti già tesi tra Orange e l’Autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni (Arcep) cominciano ad inasprirsi. Arcep ha annunciato mercoledì 8 novembre che infliggerà una multa di 26 milioni di euro al principale operatore francese per non aver rispettato i suoi obblighi nell’installazione della fibra ottica. Si tratta di una sanzione record per Arcep, cinque volte superiore alla sanzione di 5 milioni di euro comminata nel 2011 a Numericable. Orange la sfidò immediatamente. il gruppo “Ci rammarichiamo che Arcep abbia scelto di imporre una sanzione pecuniaria del tutto sproporzionata nei confronti dell’operatore che investe il più possibile nello spiegamento della fibra ottica in Francia”.. Annuncia che contatterà il Consiglio di Stato.
Con questa sanzione l’organismo di regolamentazione chiude il fascicolo d’indagine aperto nel marzo 2022. Arcep ha poi accusato Orange di non aver rispettato l’impegno di fornire copertura in fibra all’area cosiddetta “Invitation for Expression of Investment Intent” (AMII). In quest’area, che comprende aree a media densità, che all’epoca rappresentavano circa 13 milioni di edifici, Orange si è offerta volontaria dal 2015 per installare la fibra, a proprie spese. Nel 2018, l’operatore si è impegnato a rendere richiamabile il 92% delle famiglie interessate entro la fine del 2020 e a rendere richiamabile l’ultimo 8%, su richiesta ed entro sei mesi. Secondo l’Arsib è proprio questo impegno dell’8% quello non rispettato, ovvero 543mila unità abitative.
Noi di Orange ce lo diciamo “Ero scioccato”. L’operatore non comprende la natura sproporzionata della multa inflitta a 543mila unità abitative, mentre il gruppo ha mantenuto il proprio impegno su 11,31 milioni di edifici. L’operatore minaccia con le sue possibili conseguenze: “La multa comminata da Arcep potrebbe ridurre gli investimenti fatti per la diffusione della fibra, a scapito delle famiglie in attesa di connettersi”. “26 milioni di euro sono il costo per collegare una città come Caen”.“, conferma una fonte vicina. Arcep non ha reso noto il resoconto che l’ha spinta a determinare l’importo della multa.
Una pugnalata alle spalle per gli Orange
Per Orange questa punizione sembra una pugnalata alle spalle, anche se il giorno prima, il 7 novembre, il gruppo aveva annunciato un progetto di accordo con Jean-Noel Barrot, ministro delegato responsabile della tecnologia digitale, per riaccelerare l’introduzione di fibra. In questo ambito AMII, con nuovi impegni quantitativi. “Un buon affare è meglio di una multa.”Fino a quando il Ministro ha ricevuto, il 7 novembre, davanti all’Associazione delle città e comunità per le comunicazioni elettroniche e audiovisive (AFICA). Interrogato dopo l’annuncio della multa, l’ufficio del ministro non ha commentato.
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