Incontro: 2-2
Certo, accumulando frustrazione e mancanza di risultati – questa è la quarta in altrettante partite di Europa League – l’OM rende le cose ancora più difficili. Ma il Marsiglia tiene in mano la sua sorte, in ogni caso per strappare il secondo posto, che è occupato dalla Lazio per un punto. Considerando l’energia dispersa nonostante gli eventi avversi, le Azzorre potevano ancora credere nella loro stella.
A differenza dell’andata (0-0), questa rimonta ha offerto molti colpi di scena. In primo luogo, durante i primi quarantacinque minuti, il Marsiglia non ha avuto la minima occasione. Perfezionano l’argomento, anche se minacciano solo una volta nella partita, con un colpo di testa di Milik (su mandato di Lirola) bloccato da Strakosha (19), cinque minuti dopo con una punizione su Payet (14).
Quindi hanno guidato in modo abbastanza logico, grazie ad una penalità ottenuta e trasformata da Milik (33° posto). Ma poco prima e dopo la sosta le cose sono andate improvvisamente bene, con lo sfortunato Saliba al centro del tumulto (vedi sotto). Felipe Anderson pareggia (45 + 5), poi Immobile ha preferito Laziale grazie a una sua prestazione, un tiro da dentro la destra (49). Ad altre squadre non sarà risparmiato questo doppio colpo di martello.
Ma alla fine del piacevolissimo secondo tempo, con la Lazio a due palle break, sono mancati Milinkovic-Savic (51) e Pedro (73), OM guidati da Cengiz Under, che ha trovato il palo (61), ma soprattutto Dimitri Payet che ha finito come la palla, ha senso afferrare un meritato pareggio. La reunion ha pareggiato ad un angolo molto stretto dopo uno sbalorditivo momento clou di due minuti (82). Poi ha trovato il nastro con un calcio lontano (90). L’OM andrà al Galatasaray, controllato dal Lokomotiv Mosca (1-1), pieno di speranza ed energia.
Giocatore: La sporca notte di Saliba
Alcuni hanno citato il suo nome alla nazionale francese e la lista presentata giovedì da Didier Deschamps. Dovevano finalmente respirare… perché il difensore centrale dell’OM, che aveva avuto un inizio di stagione molto esaltante, era riuscito piuttosto bene in questa partita contro la Lazio. È stato lui a servire inavvertitamente Felipe Anderson con il primo gol dell’avversario (45 + 5). E ancora è lui a sviare completamente il controllo – con un passaggio di Rongier che non è certo un regalo – permettendo a Immobile di segnare il secondo gol (49). Brutta serata.
Fatto: Il VAR è ancora un ospite
Anche in questa partita gli assistenti arbitri video hanno giocato un ruolo cruciale. L’arbitro spagnolo Jose Maria Martinez Sanchez non ha ritenuto saggio punire il braccio di Accra che colpisce Melek in area. Ma il VAR lo ha sfidato, ha visto le immagini e ha assegnato un rigore un po’ logico all’OM, che l’attaccante polacco ha cambiato (33). Poi, poco prima dell’intervallo, l’assistente arbitrale ha alzato la bandierina per segnalare un fuorigioco sul pareggio per Felipe Anderson (45+5). Ma l’esterno brasiliano non era affatto così, e il VAR ha evitato un errore evidente.