Martedì, riunitisi a Bruxelles, i ministri della Difesa dei 27 paesi hanno riaffermato il desiderio comune di sostenere Kiev nella lotta contro l’esercito russo. Ma la questione di quali risorse siano state impegnate e del ritmo degli aiuti europei sorge quando l’Ucraina riconosce il fallimento della sua controffensiva iniziata a giugno.
“Stiamo facendo molto, ma tutti concordano sul fatto che dobbiamo fare di più e più velocemente”, ha detto il capo della diplomazia europea Josep Borrell. Da parte tedesca è stato riconosciuto che l’obiettivo di fornire a Kiev un milione di munizioni entro la primavera non sarebbe stato raggiunto. Il ministro estone Hannu Pefkur ha avvertito: “Guardate la Russia. Stanno producendo più che mai. Stanno ricevendo munizioni dalla Corea del Nord”. Ha aggiunto: “L’Europa non può dire che la Russia e la Corea del Nord possano adempiere ai loro obblighi, e noi no”.
All’interno dell’Unione europea ci chiediamo oggi quali mezzi sono stati stanziati per aiutare l’Ucraina. Josep Borrell ha inoltre chiarito che presenterà entro la fine del mese il piano rivisto degli obiettivi europei per quanto riguarda il sostegno agli ucraini. Ciò include l’anticipazione del vertice del G27 previsto per metà dicembre.
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