Le ZFE fanno rabbrividire anche gli automobilisti d’Oltralpe. La Regione Piemonte vieta i veicoli che rispettano gli standard di inquinamento Euro 5 nei giorni feriali, a partire dal 15 settembre, nell’area metropolitana di Torino e in più di 70 altre città del nord del Paese. Ma a causa della protesta degli automobilisti, il ministro italiano dell’Ambiente e dell’Energia Gilberto Bechetto Frattin ha rivelato giovedì che questa data sarà posticipata al 1° ottobre 2024 e il numero delle aree interessate sarà ridotto.
Si suppone che gli standard europei sulle emissioni, o standard Euro, riducano l’inquinamento causato dal traffico. Le autorità europee, che lo hanno stabilito, classificano i veicoli in base al loro livello di emissioni inquinanti. Questi standard si estendono a un numero crescente di città europee e includono restrizioni alla circolazione dei veicoli in base ai loro standard europei.
“Evitare una crisi sociale ed economica”
« Il governo è intervenuto (…) per evitare una crisi sociale ed economica per famiglie e imprese », ha dichiarato Gilberto Bechetto Frattin, insistendo sulla necessità di rispettare le raccomandazioni dell’Unione Europea in materia di riduzione dell’inquinamento. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Serio, che in precedenza aveva accusato l’Unione Europea di “ limitato » Per questa misura impopolare, ha accolto con favore l’annuncio del governo. Ha difeso la rimozione di 700 degli autobus più inquinanti e ha insistito affinché l’area rimanesse”. Pienamente focalizzato sulla tutela dell’ambiente e della salute ».
Da quando è salita al potere nell’ottobre 2022, il primo ministro Giorgia Meloni ha rafforzato la difesa dell’industria automobilistica e ha cercato di limitare le zone di controllo delle emissioni inquinanti. A maggio, il suo governo è intervenuto contro il futuro standard Euro 7, insieme ad altri sette Stati membri dell’UE, tra cui Francia e Polonia. Secondo la Commissione Europea, lo standard Euro 7, applicabile dal 2025, ridurrebbe le emissioni di ossido di azoto delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri del 35% rispetto al precedente standard Euro 6. I produttori, già scossi dalla rivoluzione elettrica, vogliono standard minimi per questi motori termici, che scompariranno nel 2035.
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