Le organizzazioni non governative (ONG) che salvano i migranti nelle acque italiane saranno presto autorizzate a non aderire a un codice di condotta che il governo sta attualmente preparando. Questo dovrebbe essere incorporato in un decreto, che dovrebbe essere adottato nelle prossime settimane.
Secondo la bozza del codice di condotta, i soccorritori dovrebbero chiedere immediatamente ai migranti che si imbarcano sulle loro navi di manifestare il loro interesse per un’eventuale domanda di protezione internazionale, in modo che lo Stato di bandiera della nave possa prendersi cura di questa persona il prima possibile. Possibile. Il suo sbarco in porto sicuro, secondo fonti vicine alla vicenda, riferisce l’agenzia di stampa italiana ANSA.
Questa disposizione dovrebbe incidere sulla responsabilità di tutti gli Stati che svolgono un ruolo nel salvataggio dei migranti in mare, ma non partecipano al meccanismo di ricollocazione previsto dall’UE.
Ad esempio, l’Ocean Viking, una nave di salvataggio presso l’ultimo centro Controversia Tra Roma e Parigi, una nave batte bandiera norvegese ed è gestita da una ONG francese.
Inoltre, in caso di intervento in un’area di ricerca e salvataggio (SRA), i soccorritori devono richiedere immediatamente un porto di sbarco dove potersi recare dopo il soccorso, evitando così di attendere giorni. il mare
“Il regolamento è pronto. Mi auguro che entro la fine di quest’anno sia pronto un decreto sul codice di condotta per le organizzazioni non governative. Il decreto consentirà alle Ong che non rispettano le norme di comportamento contenute nell’atto”Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni.
Nuove regole “Tratto dalle tradizioni internazionali” E questo include il compito di coordinare i soccorsi, ha aggiunto Molteni. Ha sottolineato che è necessario “Distinguere le operazioni di salvataggio dalle operazioni di ricerca formale”.
“I migranti non possono essere tenuti in mare per settimane. I trasgressori sono soggetti in primo luogo a sanzioni amministrative e, se ripetono il reato, sono soggetti a fermo amministrativo, fino al sequestro delle imbarcazioni.E il sig. Molteni ha sottolineato.
Domenica (18 dicembre), le autorità italiane hanno consentito lo sbarco di 63 migranti a bordo della Sea I4 nel porto di Livorno. Le autorità hanno salvato 43 migranti da una barca capovolta al largo di Lampedusa, ma una bambina di due anni è annegata.
Grazie all’Italia, il tema delle migrazioni è all’ordine del giorno in Europa, lo ha annunciato sabato il presidente del Consiglio e leader dei Pratatelli d’Italia, Giorgia Meloni, nel decimo anniversario della sua morte.
“L’Italia ha smesso di accettare passivamente qualcosa di inaccettabile e ha alzato la testa: di conseguenza parleremo del problema”disse la signora Meloney.
“Adesso partiamo dalla tutela del nostro interesse nazionale (…), non esiste (classe) A e (classe) B in Europa”lei finì.
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