L’inflazione ha superato il 10% e ha raggiunto un nuovo massimo in ottobre

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L’inflazione ha superato il 10% e ha raggiunto un nuovo massimo in ottobre

L’Eurostat ha anche rilevato lunedì che la crescita nella zona euro è fortemente rallentata nel terzo trimestre.

Ulteriore aumento dei prezzi nell’area dell’euro. In un comunicato stampa di lunedì, il servizio di statistica della Commissione europea ha indicato che il tasso di inflazione annuale dei paesi che hanno adottato la moneta unica ha raggiunto un nuovo livello record questo mese. Ad ottobre, ha raggiunto una media del 10,7%, in forte aumento rispetto al 9,9% del mese precedente.

Lo slancio è particolarmente guidato da a recupero dei prezzi dell’energiache sale ancora: in un anno il tasso di inflazione di questi prodotti è stato del 41,9%Tasso annuo più altoAnche i prodotti alimentari hanno visto le loro etichette aumentare del 13,1% in un anno, così come i beni industriali esclusa l’energia – 6% – ei servizi – 4,4% in un anno.

Ci sono ancora differenze molto forti tra i paesi europei. I prezzi sono aumentati soprattutto nei paesi dell’Est Europa che hanno deciso di allontanarsi dal gas russo, come Lituania o Estonia: in queste capitali il tasso di inflazione a un anno, dall’estate, ha superato il 20%, nonostante la leggera calma. Mese. Il record è stato raggiunto in Estonia, dove il tasso su dodici mesi è stato del 22,4%. Al contrario, sei paesi della zona euro mantengono il tasso di inflazione al di sotto del 10%: Finlandia, Malta, Lussemburgo, Cipro, Francia, Spagna, Grecia e Irlanda.

Parigi è la capitale più salvata, con un’inflazione stimata al 7,1% in ottobre.

L’attività è rallentata nel terzo trimestre

Intanto Eurostat, nel terzo trimestre, ha indicato una crescita media dello 0,2% nell’Eurozona oltre che nell’Unione Europea. Il ritmo è molto più lento rispetto allo 0,8% registrato nel secondo trimestre tra i paesi che hanno adottato la moneta unica.

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Anche in questo caso, il bilancio differisce tra le capitali europee: tre paesi – Lettonia, Austria e Belgio – hanno registrato un calo dell’attività negli ultimi tre mesi; In accelerazione, invece, Germania, Lituania e Portogallo. La Svezia ha mantenuto il tasso allo stesso livello del secondo trimestre e Spagna, Francia e Italia hanno registrato un rallentamento.


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