Milano (awp/dpa) – I prezzi al consumo in Italia sono aumentati in media dell’1,9% nel 2021, trainati dal settore energetico, con aumenti senza precedenti dal 2012, secondo i dati provvisori diffusi mercoledì dall’Istituto nazionale di statistica (Istat).
Dopo essere scesa all’8,4% nel 2020, l’inflazione è stata trainata dall’aumento dei prezzi dell’energia del 14,1% lo scorso anno.
Entro il 2020 i prezzi al consumo saranno diminuiti dello 0,2%, ha ricordato l’Istad.
A dicembre i prezzi sono nuovamente aumentati del 3,9% su base annua, contro il 3,7% di novembre.
I prezzi dell’energia sono scesi leggermente al 29,1% annuo a dicembre dal 30,7% di novembre. Al contrario, i prezzi degli alimenti trasformati sono aumentati del 2% (1,4%) rispetto a novembre.
Secondo l’Istat, in un mese l’inflazione a dicembre ha raggiunto lo 0,4%.
L’inflazione, misurata dall’Unione Europea (IPCA), è salita allo 0,5% a dicembre e al 4,2% a dicembre. Per tutto il 2021, il tasso di conformità medio ha raggiunto l’1,9% (rispetto al -0,1% nel 2020).
Al fine di ridurre l’aumento dei prezzi dell’energia, il governo italiano ha sospeso o ridotto le tasse e le tariffe relative alle tariffe del gas e dell’elettricità.
Il budget 2022 prevede 3,8 miliardi di euro per frenare il forte aumento delle tasse condominiali. Si sta valutando la nuova proroga del budget in vista del previsto aumento delle bollette di energia elettrica (+ 55%) e gas (41,8%) nel primo trimestre.
afp / ol
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