Se non reagiamo, divorerà l’industria europea. » Negli ambienti di Bruxelles, così come nelle vicinanze di fabbriche francesi, tedesche o italiane, cresce la preoccupazioneLegge sulla riduzione dell’inflazione (Ira) Adottato dagli Stati Uniti. Si tratta di una dotazione di 370 miliardi di dollari (352 miliardi di euro) in sussidi e agevolazioni fiscali destinati alle industrie verdi statunitensi, che aumenteranno in modo significativo la loro competitività. “Si tratta di protezionismoriassume Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, in un’intervista a Giornale della domenica Dal 4 dicembre. Il pericolo sta nell’attrarre parti della nostra industria negli Stati Uniti, o anche investimenti strategici che aziende di paesi terzi intendono fare in Europa. »
La prospettiva è ancora più preoccupante visto che negli ultimi cinque anni il vecchio continente ha già preceduto gli Stati Uniti – e ancor più dell’Asia – in termini di investimenti industriali. Pubblicato lunedì 12 dicembre dalla società di ricerca Trendeo, dal Recycling Institute, da McKinsey e dal gruppo di ingegneria Fives, “Global Barometer of Industrial Investments 2022” rivela una serie di indicatori che sottolineano questa sorprendente osservazione. “La posizione proattiva degli Stati Uniti in materia industriale ha avuto effetti molto evidenti: la quota americana degli investimenti globali è aumentata dal 20% al 30% tra il 2019 e il 2022”, Spiega David Koskier, di Trendeo. La percentuale in Europa è rimasta stabile, intorno al 13%, mentre in Asia la percentuale è leggermente diminuita durante il Covid-19 ma è rimasta di gran lunga al vertice della piattaforma, con poco più del 50%.
“Questo ritardo europeo è confermato quando guardiamo i dettagli dei principali settori tecnologici”.aggiunge Gwenel Guillemot, direttrice del Recycling Institute, un’associazione costituita da due scuole di ingegneria e due associazioni professionali. Esempio: tra il 2016 e il 2022, l’Europa ha rappresentato solo il 7% degli investimenti globali nei semiconduttori, ovvero 59 miliardi di dollari (56 miliardi di euro). Il Nord America ha ricevuto il 30% ($ 248 miliardi) e l’Asia il 63% ($ 533 miliardi).
La metrica rivela anche una classifica degli importi investiti dalle principali società di semiconduttori nello stesso periodo: i sudcoreani in SK Inc. Al primo posto (138 miliardi di dollari), seguiti dagli americani di Intel (135 miliardi) e dai taiwanesi di TSMC. (111 miliardi). Nessun europeo compare nella top ten.
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