La Direzione generale dell’aviazione civile (DGAC) ha chiesto venerdì 24 maggio alle compagnie aeree di cancellare preventivamente il 70% dei voli di sabato all’aeroporto di Parigi-Orly, a causa della convocazione di uno sciopero questo fine settimana che respinge l’accordo raggiunto il mese scorso. “Gli operatori aerei dovrebbero ridurre il loro programma di voli commerciali per il 25 maggio 2024 dalle 6:00 alle 21:30. [heure de Paris] Dal 70% (…) All’aeroporto di Parigi Orly »secondo uno “Avviso per le missioni aeree” Pubblicato da DGAC.
I voli verso i territori d’oltremare, molti dei quali partono da Orly, non sono interessati da queste richieste di riduzione “Continuità regionale”precisa l’aviazione civile.
Il governo si rammarica di questo sciopero, un mese dopo la firma dell’accordo salariale. “Denuncio il comportamento di alcuni agenti a livello locale, che rifiutano di riconoscere la legittimità dell’accordo di maggioranza e fanno pagare il prezzo ai passeggeri, mi appello alla loro responsabilità”.Ha reagito il ministro dei Trasporti Patrice Vergreti. Per il ministro “Dialogo sociale” aveva consentito di realizzarlo alla fine di aprile “Ad un accordo equilibrato per sostenere la modernizzazione [du] Controllo della navigazione aerea”.
La questione della “carenza di personale”
L’UNSA-ICNA, il secondo sindacato rappresentativo dei controllori del traffico aereo (17% nelle ultime elezioni professionali), ha indetto uno sciopero per chiedere “Giusto impiego”Secondo i sindacati interni non garantiti da un accordo siglato a fine aprile tra la Dgac e il principale sindacato dei supervisori Sncta (60% dei voti).
“I nostri dirigenti, per Orly, insistono sulla parsimonia e sui calcoli farmaceutici, che porteranno rapidamente a riduzioni di personale nelle squadre”., lo confermano in un post l’UNSA-ICNA. Secondo l’organizzazione sindacale l’accordo siglato all’ultimo minuto alla fine dello scorso aprile non risolve il problema “Carenza di personale” incombente a Orly entro il 2027.
Questo accordo sulle misure di sostegno, in particolare salariali, per la prevista riforma globale del controllo del traffico aereo in Francia è stato respinto dall’UNSA-ICNA, così come dal terzo sindacato rappresentativo, USAC-CGT, che ha mantenuto lo sciopero con preavviso. Per il 25 aprile. Questo movimento ha portato alla cancellazione di diverse migliaia di voli in Francia e in Europa.
Parallelamente alla mobilitazione UNSA-ICNA a Orly, l’USAC-CGT ha notificato uno sciopero dal 23 al 30 maggio per protestare specificamente contro i deboli «Posta regionale» Il piano, secondo il sindacato, prevede la riforma del controllo del traffico aereo.